Mignano Monte Lungo – Gli “ultimi” amici di Setola, nell’ultimo covo il casalese con un due giovani: un americano e un teologo

mignano monte lungo. Chissà se  è un caso che, nel covo di Mignano Montelungo, insieme con l’allora superlatitante Giuseppe Setola, ci fosse anche un cittadino italo-americano, John Loran Perham. Gli faceva da guardaspalle e vivandiere. Larry, incensurato e insospettabile componente di quel «plotone di giovani pronti a saltare dalla parte sbagliata», come scrisse il giudice Raffaello Magi nelle motivazioni della condanna nei suoi confronti a 12 anni e mezzo per un tentato omicidio.  Aveva una straordinaria e malefica capacità di attrazione Setola ai tempi della latitanza. Ha trascinato negli inferi non solo il giovane yankee che viveva a Posillipo, ma anche un ragazzo di appena 23 anni, Raffaele Granata che gli curava la latitanza nel Casertano. E che, prima di incontrare il demone della camorra, era iscritto a Teologia. Quando Setola venne arrestato, nel suo ultimo covo di Mignano Monte Lungo, molti non diedero peso alla presenza di quel ragazzo americano.  Ora però, dopo l’ultima operazione messa a segno dall’antimafia con il sequestro di beni per oltre 5 milioni di euro, tutti riferibili ai fratelli Setola ilq uadro apapre più chiaro anche perchè la Procura scopre che i   Setola e gli americani della Nato erano in “affari” tanto che questi ultimi fittavano le case realizzate dal fratello di Giuseppe Setola. I beni di Pasquale Setola, pur essendo intestati formalmente a lui, sono in realtà di Giuseppe», ha spiegato il collaboratore di giustizia Gaetano Vassallo ai pm parlando delle fortune finanziarie della famiglia, «e sono stati acquisiti con i proventi di attività delittuose dello stesso clan dei Casalesi. Pasquale Setola mi ha detto che il fratello gli aveva intestato tutti i suoi beni, in particolare gli appartamenti di Casal di Principe per sfuggire al sequestro