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CARINOLA / CAIANELLO / PIEDIMONTE MATESE / CASERTA – Scandalo sanità, 24 medici rinviati a giudizio. Il prossimo settembre la prima udienza

CARINOLA / CAIANELLO / PIEDIMONTE MATESE / CASERTA. Scandalo della sanità, tutti rinviati a giudizio i medici coinvolti nell’inchiesta della guardia di finanza. Saranno davanti al giudice per la prima udienza del processo, il prossimo settembre. E’ stata questa la decisione assunta dal giudice per l’udienza preliminare nell’udienza che si è svolta poche ore fa. Dovranno affrontare il processo i camici bianchi  Antimo Cappello, Luigi Bergamin, Luigi Bifulco, Carlo Capuano,  Angelantonio Caso, Fabio Cecconi, Agostino Cirillo, Anna Cristillo, Luigi Di Risi, Francesco Della Corte, Giovanni Di Tommaso, Fabrizio Ferraiolo, Giovanni Italiano, Roberto Landolfi, Alfonso Marra, Giuseppe Mastrobuono,  Guido Pane, Antonino Puorto, Michela Quarantiello, Ignazio Scaravilli e Armando Volpe. Inoltre, le fiamme gialle indagano sulla posizione altri 51 professionisti; anche nei loro confronti ci sarebbe l’accusa di peculato. L’accusa, per la maggior parte delle persone coinvolte nell’inchiesta è di peculato.  L’inchiesta che ha scosso gli ambienti sanitari dell’intera provincia di Caserta parte nel 2009 quando le fiamme gialle perquisirono gli studi e le abitazioni di trentaquattro medici.  Professionisti che, in gran parte, lavorano fra gli ospedali di Piedimonte Matese, Teano e Caserta, prestando, inoltre, attività professionale in forma privata. Quindi, medici che hanno deciso di adottare il sistema di “intramoenia”. Un protocollo secondo cui il medico ospedaliero che decide di lavorare anche presso studi privati dovrebbe versare il 50% del proprio fatturato all’Asl. Il sistema dovrebbe – contemporaneamente – generare parcelle più contenute in favore dei pazienti e maggiori entrate nelle casse delle azienda sanitarie. Secondo l’ipotesi accusatoria, gli indagati non avrebbero versato le quote dovute all’Asl.

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un commento

  1. Edmond Dantes

    E questi sono professionisti di cosa?Del malaffare?Vergogna!