TEANO – Isola ecologica, delibera contesa: Manna chiede la revoca immediata

teano. Isola ecologica, opposione – per autotutela –  dopo la delibera di giunta 36 dello scorso 18 febbraio.  L’opposizione arriva da gaetano Manna di Acli Terra che da tempo ha avviato una disputa contro il comune di Teano per alcuni dei beni confiscati alla malavita che Manna ritiene ancora di propria competenza, in qualità di presidnete di Acli Terra. “La delibera va completamente annullata. Contiene errori di natura tecnica e omissioni , oltre a motivi già noti ai deliberanti, al responsabile “Beni Confiscati “ e agli uffici preposti.  L’Emergenza era già nata, il 13/11/2013 , riconfermata il 8/1/2014 con lettera di Libera a firma di Davide Pati e il 30/1/2014 prot.1600 .
Con tutte queste missive, nessun provvedimento è stato fatto per la risoluzione del problema    (si parla di patrimonio Pubblico, creando con questa azione di irresponsabile, un danno patrimoniale all’Ente). Dal deliberato,si evince che la relazione della dott.ssa Passaretti ( non viene riportata neppure sinteticamente), oltre a non essere neppure  specificato, con  relazione di un tecnico abilitato, di come può essere ripresa  la coltivazione in atto con eventuale stima di produzione   (costo-ricavo) considerato che oltre il 70% è incoltivabile. Dalla proposta del responsabile dell’area, si legge di un protollo firmato , presso la Prefettura di Caserta, con associazioni nell’anno 2009 : prcisamente 1) Libera, Associazioni , nomi e numeri contro le mafie 2)Comitato Don Peppe Diana e L’Agenzia Cooperare con Libera Terra. Per la nascitadi una cooperativa “Simboli e risorse di comunità libere-Le terre di Don Peppe Diana-Libera Terra”. Faccio rilevare che queste associazioni o comitati a quella data non erano neppure costituite. Come può essere avvenuto tutto questo. E’ mistero.  Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie,fu  costituita  con Statuto solo il 1/12/2011, con modifiche approvate dall’Assemblea il 25/6/2010,di cui non sono in possesso e non allegate all’atto pubblico, presso il Notaio Francesca Bissantini rep.89.847 –raccolta 17.492. Del Comitato Don Peppe Diana, negli uffici preposti non vi è traccia. La nascente, cooperativa. “ Simboli e risorse di comunità libere – le terre di Don Peppe Diana- Libera terra “ , non è mai nata.  Si legge inoltre che l’intendimento del “c.d. Protocollo d’Intesa”, come riportato dal responsabile dell’Area , era quello di assegnare i beni ai sensi della legge 109/96 a una cooperativa di nuova costitizione.  “Simboli e risorse di  comunità libere-Le terre di Don Peppe Diana-Libera Terra.  I beni invece,  furono assegnati a altra cooperativa: Le terre di Don Peppe Diana-Libera Terra , non quella del c.d. “Protocollo d’Intesa”(?) riportato, e non curando da parte del responsabile del procedimento, se esistevano le capacità economiche e lavorative per continuare il lavoro di Acli Terrae/o Acli terra Campania per la legalita, lavoro dettagliatamente descritto nei protocolli Acli Terra dal 2004 al 2008, con relazioni di Agronomi e tecnici, con un registro aziendale comunicato all’AGEA, con un libro matricola, con DURC e con bilanci pubblici. Anche questa miopia ,ha contribuito a creare danni incommensurabili alla collettività”.