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RIARDO / ROCCAROMANA – Bracconaggio, oggi l’interrogatorio e l’udienza di convalida. I tre arrestati verso la scarcerazione

RIARDO / ROCCAROMANA –  Si svolgerà oggi, presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere, l’nterrogatorio e l’udienza di convaliuda  a carico dei tre giovani arrestati l’altro giorno a Pietramelara. Il giudice, subito dopo, potrebbe anche ordinare la liberazione dei tre indagati. Tre giovani sono stati sopresi – due notti fa – dai carabinieri della stazione di Pietramelara – guidati dal maresciallo Pasquale Mariano – in flagranza di reato. Contro di loro l’accusa è di porto abusivo di armi e frode allo stato. Sono stati sorpresi dai carabinieri mentre svolgevano una battuta di caccia al cinghiale di frodo in periodo di divieto generale con sospensione di ogni attività venatoria. E accaduto nella zona boschiva località Varre in Pietramelara. A finire in manette sono stati un Nicola Cimmino, 32enne di Riardo (residente a Roccaromana);  Lucio Tommasone, 22 anni e  Michele Di Nuzzo, 20 anni, entrambi della frazione Santa Croce di Roccaromana. Quando sono stati fermati dai carabinieri del comando Stazione di Pietramelara (CE), due dei tre arrestati imbracciavano un fucile sovrapposto calibro 12, marca castellani, ed un fucile sovrapposto calibro 12, marca beretta, regolarmente detenuti dal 57enne padre di uno degli arrestati che è stato, a sua volta, deferito in stato di libertà per omessa custodia di armi. Nessuno  degli arrestati, naturalmente, possedeva il titolo di detenzione e porto di armi. I due fucili sono stati sottoposti a sequestro. Gli arrestati sono stati tradotti presso la casa circondariale di Santa Maria C.V. (CE) a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. I tre indagati sono difesi dall’avvocato Michele Mozzi. Domani, probabilmente, si svolgerà la convalida dell’arresto. Il fenomeno del bracconaggio è radicato nel tempo in tutta la zona con squadre pronte ad entrare in azione in qualunque periodo dell’anno. Nel 2008 ci fu un gravissimo episodio che per poco non produceva conseguenze gravissime per un uomo residente in zona Pantani

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