ROCCAMONFINA – Abusi sessuali, slitta il processo a carico di Massimo Mignacca. Contro di lui le pesanti accuse della ragazza, all’epoca dei fatti 24enne. Secondo la versione fornita dalla vittima, l’imputato le offrì un passaggio per ritornare a casa. Invece si fermò in un luogo appartato e tentò di abusare di lei. La vittima però riusci a divincolarsi scappando poi verso casa. Era il sette novembre 2011.
Il giorno denunciò tutto ai carabinieri di Piedimonte Matese: «L’uomo si chiama Massimo», aveva detto agli inquirenti. I militari identificarono subito il presunto autore della violenza e lo arrestarono. Migliacca – oggi 37enne – finì dietro le sbarre. Ieri mattina, c’è stata la prima udienza davanti i giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, a tre anni distanza dai fatti. I magistrati, però, dopo la costituzione delle parti, hanno rinviato il processo al 15 gennaio del 2015. Dunque, tra poco meno di un anno.