Ultim'ora

PIEDIMONTE MATESE – Caso Dehors, la lente della Procura sulle strutture ancora “libere”

PIEDIMONTE MATESE – Caso Dehors, l’inchiesta della Procura continuerebbe per fare piena luce sulla vicenda e l’attenzione degli investigatori sembra concentrarsi su quelle strutture che non sono state inserite nella prima fase dell’inchiesta. Sono circa cinque le pedane che non sono sotto sigilli.  Tutte rilasciate con lo stesso regolamento che la Procura ha ritenuto non conforme al punto tale da spingere a sequestrare  molte dei Dehors.
Nelle scorse settimane, in merito a quei primi sequestri, i giudici del riesame hanno stabilito che le pedane dei bar, nel centro del paese, devono restare sotto sequestro. Respinto, quindi, il ricorso proposto dai difensori dei commercianti che hanno subito il sequestro. Un brutto segnale per coloro che speravano in una decisione diversa da parte dei giudici del riesame che, sul caso, sembrano confermare la tesi della Procura. I magistrati indagano e la lente degli investigatori sarebbe finita su una decina di persone. Fra loro anche il sindaco, Vincenzo Capello, il tecnico comunale Pietro Terreri, e il capo dei vigili urbani Annamaria Ferraro.  Inoltre, l’attenzione della Procura si sarebbe concentrata anche su un l’ex assessore e un attuale delegato.  Nei guai sarebbero finiti anche i titolari e i gestori delle attività commerciali che avrebbero realizzato le pedane  su suolo pubblico.  L’accusa sembra essere quella di aver violato la normativa edilizia che regola la materia.

Guarda anche

CAPUA – In fiamme la collina di Sant’Angelo: paura per la Basilica e alcune abitazioni

CAPUA – L’incendio è divampato poco fa sulle colline di Sant’Angelo in Formis, frazione del …