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CASERTA – TRA POLITICHE APATICHE E NOSTALGIA DEL PASSATO

CASERTA (Nando Silvestri) – Anche quest’anno il 20 gennaio è passato inosservato a maestranze e cittadinanza. Nel suddetto giorno del 1752 si celebrava al cospetto di re Carlo di Borbone e del ministro Tanucci la posa della prima pietra della reggia vanvitelliana. L’obiettivo era quello di collocare nella ridente zona della Campania Felix sormontata dai Colli Tifatini il cuore pulsante della leadership del Regno e nuove opportunità per chi proveniva dal Borgo di Casertavecchia. Lasciando alla storia i  complessi trascorsi che si snodano intorno al maestoso palazzo reale, non si può non ammettere che tanto in città, quanto nel suddetto borgo medievale dove prevalse la civiltà normanna, furono i popoli stranieri ad apportare con maggiori contributi modernità, cultura e sviluppo. A noi cittadini non resta che constatarlo e rilevare con disappunto che le amministrazioni succedutesi recentemente si  sono ritrovate a fronteggiare senza alcuna spinta innovativa sempre gli stessi problemi, attribuendo ai loro predecessori e successori errori e leggerezze che in realtà vengono replicate sistematicamente in una sorta di deja vu. Quella che doveva essere una moderna conurbazione, la nostra città, oggi va facilmente in tilt per poche gocce d’acqua, assenza di coordinazione e latitanza dei controlli. E’ quanto fa notare il consigliere Udc Antonio Ciontoli in una lettera aperta al sindaco Del Gaudio nella quale suggerisce presunte svolte epocali per riorganizzare la città, il traffico e la vivibilità cittadina. E’ un vero peccato che il dottor Ciontoli nella veste di assessore della trascorsa amministrazione Petteruti non si sia preoccupato di applicare per primo gli stessi precetti che ora solleva al primo cittadino con velate critiche. Va detto inoltre che in buona percentuale le indicazioni in questione furono sottoposte all’attuale consigliere Udc anche dal sottoscritto, in qualità di dirigente locale di un movimento politico di destra sociale, all’interno di un documento ufficiale di 12 punti stilato e pubblicato nell’ottobre del 2009. Si tratta di una questione emblematica che sintetizza in poche battute l’essenza autentica della prevedibilità e della scarsa originalità politica casertana.

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