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RIARDO – Scontro in centro, coinvolta la figlia di un ex consigliere comunale e il figlio di un ex assessore

RIARDO –   Scontro in centro, tre auto coinvolte, nessuno si è fatto male. Protagonista della vicenda una giovane donna che non si sarebbe fermata allo stop impattando così contro un’altra vettura. Nell’incidente, alla fine è rimasta coinvolta anche una terza auto. Solo un pò di spavento e tanta confusione. Sul posto sono arrivati anche i vigili urbani – guidati dal comandate Domenico Regna – che hanno fatto i rilievi del caso. Nello scontro è stata coinvolta la figlia di un ex consigliere comunale Munno  e il figlio di un ex assessore Mavilio.  Negli ultimi tempi sembrano essere aumentati i sinistri stradali a Riardo, c’è chi giura che è colpa della guida sempre più veloce; altri invece affermano che è tutta colpa delle condizioni delle strade che da anni attendono manutenzione.

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3 commenti

  1. In merito alla notizia del sinistro stradale nel quale è stata coinvolta mia figlia preme sottolineare che fare giornalismo,o meglio,cronaca spicciola attraverso il web raccattando notizie da fonti degne di nessuna attenzione è cosa disdicevole sotto qualunque profilo.Che poi nell’incidente sia stata coinvolta la figlia di un ex consigliere comunale o di un ex assessore,non so quale rilievo possa assumere la notizia in sè…… forse solo per allungare il famoso insipido della non notizia .Quello che va rigettatto fermamente è la conclusione alla quale arriva l’estensore secondo il quale mia figlia non si sarebbe fermata allo stop.Tale conclusione va ascritta ai periti e non ai disinformati della volatile carta del web,perchè sul punto vi è non poco da discutere.Anticipare formulazioni di giudizio non è buon giornalismo,o meglio,buon cronachismo.Distinti Saluti. Sergio MUNNO

  2. dalla redazione per Sergio Munno: Gentilissimo Sergio, abbiamo deciso di pubblicare il suo commento nonostante esso contenga una serie di offese nei nostri confronti quindi non meritava alcuna considerazione. Tuttavia per dimostrare ai nostri lettori e a lei, la nostra buona fede e la nostra prefessionalità abbiamo scelto di non censurare il suo pensiero. Lei avrebbe potuto, volendo, limitarsi a esporre la sua versione dei fatti per difendere, giustamente, sua figlia, in modo educato e semplice. Invece, purtroppo, ha scelto la via peggiore: quella fatta di offese gratuite basate sulla presunzione, da parte sua, di conoscere come deve essere svolto il lavoro del giornalista. Siccome facciamo questa professione da oltre dieci anni onorandoci anche di firmare articoli su importanti quotidiani nazionali, ci consenta di poter affermare che il suo giudizio sul nostro operato ci lascia indifferenti. Nel merito della vicenda, effittivamente abbiamo commesso qualche errore tecnico. Infatti un buon giornalista avrebbe anche scritto che la giovane donna alla guida dell’auto che non si è fermata allo stop, avrebbe ammesso, nell’immediatezza dei fatti, le proprie responsabilità. Inoltre, ci sarebbero diversi testimoni le cui versioni sono perfettamente concordi con quanto da noi riportato nell’articolo. Tuttavia, è chiaro che se non ci sarà accordo fra le parti, servità un giudice per definire la vicenda. Ma siamo certi che il tempo sarà galantuomo.

  3. Gentilissimo Giancarlo,lungi da me l’intento offensivo dacchè la cronaca rimane cronaca ed il giornalismo specie di denuncia è ben altra cosa.Mia figlia ribadisce di non aver detto frasi ammissive di colpe non sue,nè mi risultano dichiarazioni di qualunque sorta da parte del coincidentato., ma un silenzio abbastanza singolare non raccolto al momento dell’incidente nè interpretato..
    forse imposto.Non mi sottraggo certamente dal riconoscere l’efficacia di alcuni interventi di carattere storico archeologico o di tutela del nostro territorio.Il tempo sarà pure galantuomo,ma talvolta è inafferrabile e fuggente.Cordiali saluti Sergio Munno