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CAIANELLO – Snodo cruciale del traffico di droga. Arrestato il capo degli ultras del Napoli

CAIANELLO – Nelle prime ore di questa mattina, militari del comando provinciale di napoli hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal g.i.p. presso il tribunale di napoli nei confronti di 18 soggetti indagati-13 dei quali tratti in arresto- per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.nel corso delle operazioni, presso l’abitazione di uno degli arrestati sono stati rinvenuti e sequestrati 6 orologi marca “rolex” nonché la somma di danaro in contanti pari a 4.000 euro.  l’attivita’ eseguita rappresenta l’epilogo di una complessa ed articolata indagine di polizia giudiziaria, denominata “operazione ultras”, diretta dalla direzione distrettuale antimafgia di napoli, iniziata nel mese di settembre 2005, che ha permesso di individuare una vasta e consolidata organizzazione criminale napoletana, con stabili collegamenti in sud-america e spagna, dedita all’importazione in italia di ingenti quantitativi di cocaina.
Nel corso delle indagini condotte dal g.o.a. di napoli, svolte anche mediante l’esecuzione di numerose intercettazioni telefoniche, venivano eseguiti due distinti interventi repressivi che si concludevano con il sequestro complessivo di kg. 51,064 di cocaina, per un valore di mercato al dettaglio di oltre 3 milioni di euro.
 In data 7 aprile 2006 nei pressi del casello autostradale a1 di caianello (ce), direzione napoli, veniva fermato un autoarticolato con targa italiana, proveniente da barcellona, che trasportava detersivi, consentendo il sequestro di kg. 18,733 di cocaina, occultati all’interno di un doppiofondo ricavato nella porta posteriore del semirimorchio, nonche’ l’arresto in flagranza di reato di 2 corrieri italiani.
In data 1° giugno 2006 nei pressi del casello autostradale a1 di napoli nord, direzione napoli, veniva fermato un autoarticolato con targa italiana, proveniente da barcellona, che trasportava prodotti alimentari, consentendo il sequestro di kg. 32,291 di cocaina, occultati all’interno della cabina di guida della motrice, nonche’ l’arresto di 1 corriere italiano.
Nel periodo settembre 2005 – settembre 2006 veniva altresi’ accertata l’avvenuta illecita introduzione nel territorio nazionale di ulteriori ed imprecisati quantitativi di cocaina importata dalla spagna.
Al vertice dell’organizzazione  erano i fratelli sabatino giuseppe E FABIO DI S. GIORGIO A CREMANO (NA), COLLABORATI DA AMATO MASSIMILIANO DI NAPOLI, ALL’EPOCA DEI FATTI CAPO DEL NOTO GRUPPO ULTRAS DELLA TIFOSERIA NAPOLETANA DENOMINATO “FEDAYN E.A.M. NAPOLI”, i quali tenevano direttamente i contatti con i fornitori, recandosi anche in spagna.
Dopo il secondo sequestro di droga, il fornitore spagnolo sollecitava piu’ volte sabatino giuseppe a pagare il prezzo di acquisto di 1.200.000 euro della cocaina sequestrata, chiedendo l’urgente invio in spagna di un affiliato all’organizzazione napoletana per procedere al pagamento dovuto.
In data 5 agosto 2006, sabatino fabio, inviato dal fratello giuseppe, giungeva in spagna dove veniva immediatamente rapito per ottenere il pagamento del debito e trasferito nel sud della penisola iberica.
sabatino giuseppe, preoccupato per la vita del fratello, si recava anche lui urgentemente in spagna trasportando la somma di euro 200.000 in contanti, al fine di pagare una parte del debito e tentare una mediazione con i rapitori per ottenere la liberazione di fabio.
al fine di tutelare la vita del rapito, attraverso il coordinamento del ministero dell’interno – direzione centrale servizi antidroga, venivano prontamente interessate le autorita’ spagnole che affidavano le indagini sul sequestro di persona al “grupo secuestros dell’udyco central” di madrid. Nel frattempo sabatino fabio riusciva a liberarsi e contattava da una cabina pubblica la moglie di sabatino giuseppe, che informava immediatamente quest’ultimo dell’avvenuta liberazione.
il successivo tempestivo intervento della polizia spagnola consentiva di arrestare l’organizzatore del sequestro di persona, individuato in marquez reina jose’ manuel di siviglia, noto narcotrafficante dell’andalusia, e di altri 7 connazionali, tra i quali i carcerieri.
Veniva accertato che la vittima era stata rinchiusa in un camion per il trasporto di cavalli, parcheggiato in un capannone industriale di una nota localita’ di toledo, al cui interno venivano tra l’altro rinvenuti catene, lucchetti e lacci di sicurezza utilizzati per la prigionia e diversi articoli di stampa di quotidiani italiani comprovanti l’effettivo sequestro di droga operato in data 1° giugno 2006 dalla guardia di finanza.
durante il rapimento del fratello fabio, ne’ sabatino giuseppe ne’ altri familiari denunciavano la sua scomparsa alle autorita’ italiane e spagnole, a causa del timore di dover spiegare l’accaduto ed essere quindi indagati con l’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

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