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VAIRANO PATENORA – Caso Di Nocera e crisi in giunta, i “colpi a salve” di Del Vecchio

VAIRANO PATENORA – Le polveri dell’assessore Raffaele Del Vecchio sono bagnate. La nomina di Gaetano Di Nocera a dirigente unico del comune (eccezion fatta per l’area tecnica e per quella della ragioneria) doveva scatenare una “guerra” all’interno della maggioranza amministrativa vairanese. L’assessore Raffaele Del Vecchio, più volte, infatti, aveva minacciato dimissioni e configurato scenari “apocalittici” se fosse avvenuta la nomina del dirigente. L’ultimo avvertimento Del Vecchio lo ribadì durante una riunione del gruppo guidato dal sindaco Bartolomeo Cantelmo, avvenuta poche ore prima della nomina di Di Nocera. Quando il giorno successivo a quella riunione, Cantelmo firmò il decreto in favore dell’avvocato Di Nocera, allora, tutti, attendevano la mossa dell’assessore. Una mossa che non c’è stata. Anzi, Del Vecchio si presentò in comune completamente “trasformato” e mostrò una “cordialità” nuova, uno spirito di collaborazione degno del primo giorno di amministrazione. Insomma l’assessore sembra aver riposto l’ascia di guerra perché, in fondo, avrà riflettuto sul fatto che essere in giunta è molto meglio che essere in minoranza.

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6 commenti

  1. Assistere a delle trasmissioni televisive come “uomini e donne”, oppure a delle fiction come “beautiful”, è molto più interessante che assistere alla vita politico/amministrativa di Vairano.
    Da cittadino ingenuo, credevo in persone come Del Vecchio, ma ho avuto un’amara delusione proprio perchè sono un credulone.
    Credo comunque che, come me, tutta la cittadinanza vairanese comincerà ad aprire gli occhi in cabina elettorale. A vairano c’è un detto che dice:
    “IL MAIALE CAMPA UN SOLO ANNO”

  2. gennaro esposito

    era scritto nel programma elettorale……. tutti a disposizione del popolo per i propri affari….. e poi bisogna avere le capacità e le palle, le prime del vecchio ne è pieno, le seconde mancano del tutto!!! buonagiornata

  3. grillo sparlante

    Essere coerenti, in politica come nella vita, comporta sacrifici, rinunce e, soprattutto, serve a dimostrare di possedere “attributi” che, il nostro, in tutta franchezza, non ha mai dimostrato di avere.
    Non avevamo dubbi in proposito, e i fatti ci hanno dato ragione.
    Con il senno di poi, le sue possono essere definite azioni emulative che, probabilmente, avrebbero voluto tentare di dimostrare il possesso di un cervello, di un’intelligenza, di una colonna vertebrale, ma che, alla prova dei fatti, hanno dimostrato solo la nullità e la pochezza dell’uomo, e si sono infrante contro gli scogli della sopraffazione e della protervia della cricca amministrativa al potere e dietro le quinte, ossia dei soliti furbi e dei soliti privilegiati che fanno da anni, come satrapi e mandarini, il bello e il cattivo tempo in questo sfortunato paese, facendosi beffa del diritto, e riempendosi la bocca di legalità, ma non disdegnando affatto di mettersi, per primi, sotto i piedi la legge ed il diritto.
    I calcoli di bassa bottega (spartizioni e lottizzazioni sul PUC in cantiere) e i tatticismi hanno prevalso ed avuto la meglio, sul senso di giustizia e di rispetto della legge.
    A questo punto solo uno scatto di dignità e di orgoglio da parte della gente comune potrebbe dare una svolta a questo scempio, ma anche su questo nutro i miei dubbi perché la rassegnazione regna sovrana e lor signori fanno fino in fondo gli affaracci loro!!!

  4. Concordo in pieno quanto ha descritto lei, Grillo Sparlante. Specialmente l’ultima parte del discorso. Parole piene di verità.
    R.I.P. Vairano!

  5. La verità è che nessuno riesce a capire che l’amministrazione deve fare gli interessi della gente per tutto,non solo con l’accanirsi contro nomine provvisorie per snellire il lavoro interno al comune,ma con le scelte delle nomine d’incarichi su opere pubbliche, valutando che nominare tecnici esperti locali si da modo di far lavorare giovani tirocinanti presso gli stessi esperti,tale per dar vita ad esperienza lavorativa vera nel proprio paese.non parliamo poi dell’assegnazione dei lavori ,dove ditte esperte locali possono lavorare semplicemente bene nel proprio comune se i tecnici applicherebbero qualche regolamento in più anche sull’assegnazione dei lavori a farsi, dividendo il progetto in tronchi,assegnandoli ai nostri imprenditori in crisi.Ma si fa in modo che ai nostri imprenditori si assegnano piccole opere comunali d’intervento urgente facendoli scocciare, pagandoli dopo anni in modo che gli stessi si allontanano e rifiutano qualsiasi occasione di lavoro a vantaggio delle nomine di ditte esterne.
    Le nomine dei tecnici esterni come da delibere comunali sono per opere di importante spesa pubblica come:depuratori,impatto e ripristino idrogeologico,acquedotto e borgo medioevale. Tecnici che fanno molto per Vairano!!!!!!!SI PORTANO VIA I NOSTRI SACRIFICI (DENARO)AUTORIZZATI DA CHI DEVE DEVE DIFENDERE L’ECONOMIA DEL PAESE.Se è vero che avete gli attrib….cari amministratori applicate i vostri criteri e le vostre promesse scritte e pubblicate in campagna elettorale e dopo vediamo se le ditte di Vairano sono ingrate di fare tali lavori…………

  6. grillo sparlante

    Per cortesia non divaghiamo!
    Qui il punto all’ordine del giorno è il comportamento di un esponente dell’amministrazione, componente della giunta, che si è esposto nei confronti dell’opinione pubblica assumendo una posizione netta contro la nomina di un dipendente a dirigente unico dell’Ente senza che vi fosse il posto nel relativo organico (che, per di più, non può esserci perché in un comune delle dimensioni di Vairano non è prevista la dirigenza) e senza che avesse superato lo specifico concorso, conditio sine qua non posto esplicitamente dalla legge per accedere alla dirigenza nella pubblica amministrazione.
    Dunque, una battaglia di principio buona e giusta che, però, andava portata avanti con coerenza e coraggio.
    Però, come diceva il Manzoni, se uno il coraggio non ce l’ha non se lo può dare, e Del Vecchio ha fatto la figura de peracottaro, o meglio, di un novello don Abbondio: questo è tutto!!!
    Non c’è altro da dire.
    Sono comportamenti che si pagano al momento giusto perché la gente, anche se non si espone per una mentalità omertosa, non dimentica e nella cabina elettorale presenterà il conto a tutti anche se, nel frattempo, il dipendente in questione avrà ottenuto ciò che voleva alla faccia della legge, degli amministratori di turno e della gente.