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ALIFE – Ufficio archeologico, Avecone scrive al Soprintendente

ALIFE – “Da giorni s’inseguono sui giornali indiscrezioni sull’ipotesi che la Soprintendenza ai Beni Archeologici abbia in animo di spostare la sede del proprio Ufficio, e perfino dello stesso Museo, da Alife in altre sedi individuate presso Comuni vicini.  L’Amministrazione Comunale registra con stupore queste notizie, alle quali, peraltro, non corrispondono, allo stato attuale, comunicazioni ufficiali rivolte dalla Soprintendenza a questo Comune.  Tuttavia, di fronte alla serietà della questione, si sente il bisogno di dire qualche parola affinché sia chiara a tutti quale sia la posizione in merito del Comune di Alife. L’Ufficio della Soprintendenza fu istituito circa trenta anni fa, grazie ad un esplicito impegno assunto dal Comune, che ha messo a disposizione un proprio edificio, garantendone la manutenzione e la copertura di molte spese generali. Per un Comune delle nostre dimensioni non si è trattato di uno sforzo di poco conto, ma lo si è compiuto volentieri in nome e in difesa di una specifica vocazione della nostra città, che costituisce senza ombra di dubbio il “luogo archeologico” più importante dell’Alto Casertano e tra i maggiori dell’intera Provincia di Caserta. In questi anni, gli alifani hanno imparato sempre meglio a convivere con il loro patrimonio archeologico ed hanno ormai piena consapevolezza del suo valore e della sua importanza per lo sviluppo futuro della città. L’impegno per lo scavo e il recupero dell’Anfiteatro e del Criptoportico, programmato e realizzato attraverso l’opera di ben tre diverse amministrazioni, testimonia della continuità di questo interesse, che va al di là delle pur normali dinamiche del confronto politico, e che costituisce un terreno su cui converge unanimemente l’attenzione degli alifani tutti. Per questo motivo deve essere chiaro a tutta la cittadinanza, che questa amministrazione comunale, anche se in carica da pochi mesi, non solo ha in animo di procedere esattamente nella medesima direzione, ma s’impegnerà a fondo in tutte le sedi istituzionali affinché non un solo reperto e non un solo addetto della Soprintendenza lasci Alife per altre destinazioni. Non si tratta di ingaggiare una lotta campanilistica contro altre comunità del nostro territorio, ma, molto semplicemente, di tutelare ciò per cui tutti gli alifani hanno legittimamente lottato. Noi guarderemo sempre con occhio più che favorevole a qualsiasi iniziativa che veda sorgere nei dintorni nuovi centri destinati alla valorizzazione del patrimonio storico, perché questo significa arricchire l’Alto Casertano nel suo insieme di una rete di attrattori culturali. Ma, di certo, non assisteremo inerti ad iniziative che, per rafforzare un polo, ne condannino un altro allo smantellamento.  A questa Amministrazione Comunale, da quando è in carica, non è pervenuta nessuna specifica proposta, da parte della Soprintendenza, per studiare insieme il potenziamento dell’Ufficio di Alife e dell’annesso Museo. Se suggerimenti in tal senso saranno avanzati – ed ciò che auspichiamo – saremo ben lieti di discuterne e di porre in essere ogni sforzo perché li si possa realizzare. Ma tutto ciò deve avvenire in un contesto di chiarezza e di reciproco rispetto istituzionale, ed è quindi in primo luogo indispensabile che, da chi di competenza, vengano smentite con nettezza le ipotesi che hanno preso a circolare in questi giorni”. Lo afferma ilsindaco Giuseppe Avecone che ha inviato un documento alla Soprintendenza per fare chiarezza sulla vicenda.

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