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CASTEL VOLTURNO – Ritrovato il cadavere di Pietro Moscato, ad ucciderlo diverse coltellate

CASTEL VOLTURNO  – Ucciso e gettato in un laghetto, trovato il cadavere di Pietro Moscato. Il 23enne era scomparso nel nulla la sera del 16 dicembre. Coltellate sul corpo legato a calcinacci e poi affondato  È stato ucciso a coltellate Pietro Moscato, il 23enne scomparso a metà dicembre a Castel Volturno. Il corpo, con mani e piedi legati a blocchi di cemento e calcinacci, gettato in uno dei numerosi laghetti alle porte della cittadina affacciata sul mare del litorale domitio, nel Casertano. I familiari e gli amici cercavano «Peter», questo il soprannome del ragazzo, dal 16 dicembre scorso. «Chi l’ha visto» si era interessata al caso e martedì il padre aveva rivolto un appello in televisione per ritrovare il figlio svanito nel nulla a pochi giorni dal Natale.  Verso le 20, raggiunto al telefono dal padre, l’aveva rassicurato annunciando che sarebbe rientrato per cena, di lì a mezzora, prima di svanire nel nulla. Il cellulare spento e l’ultimo segnale agganciato a una cella telefonica nelle vicinanze del laghetto, luogo del ritrovamento.

LA MOBILITAZIONE – Indossava una giacca di colore grigio il giorno della scomparsa, pantaloni scuri e scarpe da ginnastica gialle e blu marcate Adidas. Con la partecipazioni dei familiari, l’antivigilia di Natale, la sera del 23 dicembre, un lungo corteo con amici e parenti partito dalla sua abitazione, aveva attraversato le strade della città. In queste settimane si sono succedute fiaccolate e messe nella speranza di ritrovarlo in vita fino alla scoperta di stamane ad opera della polizia, in una zona acquitrinosa della stessa Castel Volturno.

I CACCIATORI – Sono stati alcuni cacciatori a segnalare la presenza di macchie di sangue sulle sponde dello stagno, dove i sommozzatori della polizia di Stato hanno ripescato il cadavere. Si tratta di una zona verde, alle spalle di un resort turistico, cui si accede attraverso un cancello. Secondo indiscrezioni, sarebbero ancora evidenti i segni dei fendenti sul lato destro del corpo del giovane. A una prima analisi del cadavere la morte risalirebbe allo stesso giorno della scomparsa, il 16 dicembre, ma sarà dell’autopsia il compito di confermare o meno l’ipotesi investigativa.

IL QUESTORE: NESSUN LEGAME COI CASALESI – «Non c’è nessuna relazione che lega Pietro Moscato alla camorra e al clan dei Casalesi». A sottolinearlo è il questore di Caserta, Guido Longo che aggiunge: «le indagini sull’omicidio del giovane, condotte dalla squadra mobile di Caserta e dal commissariato di Castel Volturno sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, sono infatti orientate sul fronte della criminalità comune».

GIORNALISTI AGGREDITI – Sul posto oltre alle forze dell’ordine è giunto anche il pm della Direzione distrettuale antimafia (Dda), Catello Maresca. La troupe di Sky Tg 24 arrivata a Castel Volturno per un servizio sul ritrovamento del cadavere di Pietro Moscato è stata aggredita fisicamente da uno dei familiari della vittima, secondo quanto ha riferito l’inviato dell’emittente Paolo Chiariello.

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