PIETRAMELARA – Terza edizione del Presepe Vivente venerdì 6 e sabato 7 organizzata dalla Pro Loco Pietramelara con il patrocinio del comune. La manifestazione, che si svolge ad anni alterni, si svolgerà nella splendida e particolare cornice del borgo medievale. La sua particolarità sta nel riprendere le caratteristiche del presepe del ‘700 napoletano. La sua interpretazione si snoda attraverso una struttura ben precisa; si riscontrano, infatti, una serie di luoghi fissi con una loro specifica collocazione che va oltre la semplice raffigurazione paesaggistica e scenografica. Si tratta di uno scenario emblematico collegato a leggende, credenze e usanze inerenti la festività del Natale. Accompagnati dalle dolci melodie orientali, i visitatori giungono alla chiassosa atmosfera popolare della Taverna. Poi, in un paesaggio ideale dal profano al sacro, attraversando tra canti e balli, scene di vita quotidiana , si giunge alla rappresentazione della Natività. I principali simbolismi di questo presepe sono: la Taverna, che si riferisce all’episodio di Maria e Giuseppe in viaggio che non trovano alloggio; ad essa si associa anche il significato materiale del mangiare e bere, contrapposto a quello spirituale; il Forno, poiché il pane è il chiaro simbolo di Cristo, ma allo stesso tempo emerge la morale:” non di solo pane vivrà l’uomo”; il pozzo, che collega la superficie con le acque profonde, ad esso si uniscono diverse credenze popolari napoletane; il Gobbo, che rappresenta le anime che tornano in terra in cerca di suffragi. Il Presepe del ‘700 Napoletano, inoltre, è caratterizzato dall’opulenza (ricchezza), modo per esorcizzare, ovvero allontanare la condizione di miseria in cui si trovava la popolazione napoletana di quell’epoca.
Michela Vigliotti
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