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CAIVANO – Terra dei Fuochi, sequestrato un fondo del Monte della Misericordia: utilizzava acqua tossica per irrigare le colture

CAIVANO – In data 10.12.13, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla 5A Sezione reati ambientali di questa Procura della Repubblica, ufficiali di PG del Corpo Forestale dello Stato, Comando Provinciale di Napoli, in esecuzione di un provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza emesso da questa Procura, convalidato dal GIP in data 11.12.13, hanno proceduto al sequestro di n. 1 pozzo irriguo e del fondo agricolo dallo stesso servito, ubicato in agro del comune di Caivano, censito al NCT al foglio 7 particella n. 5, di proprietà del Monte della Misericordia di Napoli, per una superfìcie totale pari ad oltre 5 ettari.  A seguito delle analisi effettuate sui campioni di acqua prelevati dal suddetto pozzo è emerso che l’acqua dello stesso presenta un superamento dei limiti di concentrazione soglia di contaminazione delle acque sotterranee previsti dal D.L.vo 152/06, Tab II, Allegato V, Titolo V, parte IV, con riferimento ai parametri relativi alle seguenti sostanze: fluoruri (il doppio) e manganese (oltre 9 volte).

Sulla restante superfìcie, di circa mq 28.000, attualmente incolta, fino a gennaio 2012 utilizzata per la coltivazione di orticole per una superfìcie di circa mq. 1500o, è stata accertata la presenza di materiale di risulta proveniente da demolizione edile, in particolare marmo, tubi corrugati in plastica utilizzati per impianti elettrici per civili abitazioni, frammenti di manufatti verosimilmente contenenti amianto, pezzi di manto stradale, frammenti di mattonelle, plastiche e blocchi di cemento armato.

Le analisi dell’ARPAC sul suolo hanno rivelato un superamento dei valori di concentrazione soglia di contaminazione per le seguenti sostanze: berillio (sino ad oltre il triplo), stagno (sino ad oltre il quadruplo) e zinco (quasi il doppio). Sono stati effettuati, inoltre, due 2 rilievi geofisico-ambientali che hanno rilevato in alcuni punti dell’area delle anomalie magnetiche indicative della presenza nel sottosuolo di materiale di natura metallica. In data 16 e 17.12.13, su delega di questo ufficio, il Corpo Forestale dello Stato ha proceduto alle operazioni di scavo finalizzate ad accertare eventuali interramenti di rifiuti nel sottosuolo.

Le operazioni di scavo hanno consentito di rinvenire una notevole quantità di rifiuti speciali interrati, costituiti da rifiuti di demolizione edile (grossi blocchi di c.a., tondini in ferro, blocchi di manto stradale), teli in plastica, pneumatici fuori uso, tessuti, scarti di pellami lavorati, lamiere, brandelli di fusti metallici, grossi pezzi di materiale gommoso, blocchi di scorie di fusione e residui di bidoni in plastica. Il sequestro preventivo si è reso necessario, al fine di prevenire pericoli per la salute pubblica, in quanto su una parte del fondo di cui trattasi, ove è ubicato il suddetto pozzo, è presente una coltivazione di cavoli prossimi alla raccolta, per una superfìcie di circa mq 10.000, mentre altra parte del fondo, per una superficie di circa mq 10.000, attualmente in riposo colturale, risulta preparata per una nuova semina ed un’ulteriore parte del fondo, per una superficie di circa mq 3000, risulta interessata da una pregressa coltura di asparagi.

I reati per cui si procede sono quelli di cui agli artt. 439 cp (avvelenamento di acque destinate all’alimentazione) e 256 co. 3 D.L.vo 152/06 (realizzazione di discarica abusiva).

II terreno oggetto del sequestro effettuato in data 10.12.13 è ubicato in corrispondenza della stessa linea della falda acquifera degli altri 19 pozzi irrigui e dei relativi terreni dagli stessi serviti, siti in località Sanganiello e Ponte delle Tavole nel Comune di Caivano, per un’estensione complessiva di oltre 53 ettari, già sequestrati in data 5.7.13, 18.7.13 e 12.11.13 in quanto l’acqua di detti pozzi presentava un superamento dei limiti di concentrazione soglia di contaminazione delle acque sotterranee previsti dal D.L.vo 152/06, Tab II, Allegato V, Titolo V, parte IV, con riferimento ai parametri relativi alle seguenti sostanze: fluoruri, ferro, manganese, arsenico, solfati, tetracloroetilene, diclorometano (cloruro di metilene) e tricloroetano.

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