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FONTEGRECA – Lavori pubblici “truccati”, il PM chiede il rinvio al giudizio per tutti. La parola passa alle difese

FONTEGRECA – Lavori pubblici, il pubblico ministero ha rinnovato la richiesta di rinvio a gudizio per tutti gli imputati. Il giudice ha rinviato l’udienza al prossimo sette marzo per sentire le difese. Entro la prossima primavera, quindi, il gup deciderà se le persone coinvolte nei fatti finiranno sotto processo. Questa, in sintesi, l’udienza di questa mattina (29 novembre 2013) a carico di sei imputati.  Fra loro c’è anche il sindaco Antonio Montoro e il tecnico comunale Antonio Iemma. Inoltre, l’amministrazione comunale è coinvolta anche per la presenza, fra gli imputati, dell’imprenditore Antopnio Ricci, figlio del consigliere comunale di maggioranza, Domenico Ricci con delega alla viabilità. Inoltre, l’attuale assessore ai lavori pubblici del municipio di Fontegreca, Crescenzo Gianfrancesco, è lo zio dell’imprenditore favorito.  Il sindaco Antonio Montoro, Iannella Carmine, Antonio Iemma, Antonio Ricigliano, Roberto Marcello e Antonio Riccio sono i protagonisti della vicenda portata alla luce da una inchiesta delle fiamme gialle del Matese.  Diversi i capi di imputazione contro il sindaco della piccola Fontegreca, fra essi la procura contesta – in concorso con Antonio Iemma e ad Antonio Ricigliano – “perché, in concorso tra loro e nelle qualità indicate al capo che precede, con artifici e raggiri consìstiti nel porre in essere, i primi tre, le condotte specificate al capo g), il Ricci prendendo in consegna i lavori dì realizzazione della scala antincendio senza muovere alcun rilievo sulla cantierabilìtà del progetto e la sua corrispondenza allo stato dei luoghi, così, implicitamente, attestando falsamente, unitamente agli altri tre, nel verbale di consegna ed inizio dei lavori del 23.10.2009, la fattibilità degli stessi, nonché accettando il maggiore ricavo che sarebbe conseguito dall’esecuzione dei lavori di impermeabilizzazione rispetto alla realizzazione della scala antincendio a fronte dell’importo complessivo dei lavori a base d’asta (euro 16.057,21), attestando falsamente nella fattura emessa (nr. 3 del 16.6.2010) di aver sostenuto spese per i lavori di realizzazione della scala antincendio – 1° SAL – per l’importo di euro 9.505,10, inducendo in errore l’ente comunale, nella persona del, responsabile dell’ufficio finanziario, e la Regione Campania, erogatrice del finanziamento, approvato con delibera di Giunta nr. 6224 del 20.10.2002, in favore dell’ente comunale, sull’effettivo ammontare dell’importo dei lavori, si procuravano o comunque procuravano a Ricci Antonio un ingiusto profitto rappresentato dalla liquidazione in suo favore della somma di euro 9.505,10, costituente la quota parte del finanziamento regionale dell’Importo complessivo dì euro 23.300,00, assegnato dalla Regione all’ente comunale, con corrispondente danno per quest’ultima”.

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