CASERTA – La Corte dei Conti indaga sulla gestione del comune di Caserta; citazione a giudizio per cinque dirigenti ed ex funzionari di Palazzo Castropignano. L’accusa della Corte dei Conti è di 17 milioni di euro. Nel mirino del massimo organismo di controllo finanziario sono finiti Gioacchino Petrella, ex dirigente del settore Finanze del Comune di Caserta: Gianmaria Piscitelli, attuale dirigente del settore Finanze (con tanto di proroga di due anni che dovrebbe permettergli di andare in pensione nel 2015); Luigi D’Urso ex comandante della Polizia Municipale di Caserta; Francesco Delvino dirigente del Comune di Caserta; Arturo Russo, comandante pro tempore della polizia municipale.
L’accusa: “I fondi a destinazione vincolati di cui il Comune di Caserta è stato destinatario sono stati costantemente distratti dall’amministrazione comunale dalla finalità cui erano assegnati per essere utilizzati in misura consistente e reiterata per far fronte alle pressanti esigenze di cassa corrente in costante carenza di liquidità”.
I fatti: Due sono le vicende prese in considerazione dal sostituto procuratore regionale Marco Catalano che ha firmato la citazione a giudizio: la prima riguarda l’utilizzo dei fondi derivanti dalle infrazioni al codice della strada (le multe): la seconda è relativa all’utilizzo di somme destinate a fondi vincolati che non sono più stati trovati nella cassa del Comune di Caserta. Tutto ha inizio nel 2012 quando, dopo la dichiarazione di dissesto finanziario da parte dell’Ente comunale, i bilanci vengono passati al setaccio dalla Corte dei Conti. La Guardia di Finanza nello scorso mese di gennaio ha acquisito tutta la documentazione inerente la gestione degli introiti delle multe degli ultimi dieci anni e sotto la lente sono finiti gli anni dal 2007 al 2010. Per la Corte dei Conti, dunque, la gestione amministrativa non è stata efficiente e, non avendo, i dirigenti, rispettato quanto prescritto dalla norma, si evince la presenza di un danno erariale, che vede coinvolti per una somma di 4 milioni di euro (per il mancato utilizzo dei fondi delle contravvenzioni) Petrella, D’Urso, Delvino e Russo, più grave, invece, la posizione dello stesso Petrella e di Gianmaria Piscitelli per quanto concerne l’utilizzo di fondi vincolati, dove i finanzieri hanno verificato un danno erariale di 13 milioni di euro circa.
Quindi ho avuto ragione a scrivere nel mio ultimo articolo relativo al boom di sconti e coupon a Caserta che gli amministratori locali hanno da sempre utilizzato le risorse pubbliche in modo improprio e fraudolento. Un vero peccato che la Corte dei Conti se ne accorga solo ora….