PIETRAVAIRANO – Scandalo delle tangenti a Pietravairano, nuova udienza, oggi (21 novembre 2013) per ascoltare alcuni testimoni dell’accusa. Altri ancora dovranno essere sentiti nelle prossime udienze. Nell’udienza di oggi i testi hanno, sostanzialmente, confermato l’impianto accusatorio messo in piedi dalla Procura. Nell’udienza precedente, invece, il perito grafico avrebbe dimostato che diverse delle gare inquisite sarebbero state scritte dalla stessa mano. Una unica regia, quindi, avrebbe gestito gli appalti pubblici nel periodo finito sotto la lente della Procura. Il processo si snoda sui fatti che circa due anni fa portano all’arresto dell’ex sindaco Dario Rotondo e di alcuni suoi assessori, tecnici e imprenditori. Lavori pubblici e tangenti, secondo la Procura e secondo i giudici del riesame che hanno confermato successivamente l’impianto accusatorio, nei confronti delle 29 persone indagate ci sono diverse accuse fra cui spicca l’ipotesi di reato per “associazione a delinquere”, “concussione”, “corruzione”, “turbativa d’asta”, “truffa ai danni dello Stato”, “falso”, “abuso d’ufficio” e “incendio”. Secondo l’accusa era stato messo in piedi un sistema per pilotare le gare d’appalto dell’ente in favore delle due ditte dell’Agro Aversano, Di Bello e Zagaria. Le indagini sono scattate nel 2007 e hanno tratto origine da una denuncia di un imprenditore che, nel rappresentare fatti circostanziati aventi ad oggetto richieste di “contributi” a fronte dell’affidamento di lavori pubblici.
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