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CASERTA / NAPOLI – Il nuovo business delle Asl: i tirocini. A pagare sono gli studenti. Ecco i casi più eclatanti

CASERTA / NAPOLI – Modulo di iscrizione da compilare con obbligatoria marca da bollo, scelta del percorso formativo, nulla osta del direttore e 600 euro circa all’Asl. Il nuovo business delle Aziende sanitarie campane è del tutto lecito, ma a discapito degli studenti. Il tirocinio per i futuri psicologi in alcune province si fa così. Prima Salerno e Caserta, ma tra un po’ anche all’Asl Napoli 3.  Stage a pagamento, con un dettagliato avviso e prezzi a seconda degli orari di svolgimento: 2,500mila per uno stage di 450 ore con 20 allievi, 1.000 per 150 ore e 650 euro per 100 per i ragazzi di Caserta e un onere di 5 euro all’ora per quelli di Salerno da versare direttamente all’Asl. Tra sgomento e incredulità, infatti, decine di ragazze e ragazzi che aspirano alla carriera di psicoterapeuta, per non essere vittime di questo scempio, hanno deciso di esaurire le proprie ore nelle Aziende sanitarie e ospedaliere di Napoli. Una beffa bella e buona quindi. Dato che parliamo di aziende private a statuto pubblico. Ii prezzi varierebbero sia a seconda del singolo aspirante, come succederebbe a Salerno, sia alle scuole di psicoterapia per Caserta, andando a riempire quelle della vicina Napoli. “Credo sia ragionevole far pagare il tirocinio alle scuole private – dice la direttrice dell’Asl di Casera Annamaria Ruffo, interpellata in merito – abbiamo un regolamento che parla chiaro”. Pare che le università pubbliche abbiano la possibilità di far fare lo stage in maniere del tutto libera e gratuita, a differenza delle scuole private. Un giro di soldi di notevoli proporzioni dunque. A norma di regolamento, che va a scavare nelle tasche dei giovani. “Gli studenti hanno la mia piena solidarietà – commenta in proposito il presidente dell’Ordine degli psicologi campani Raffaele Felaco – purtroppo la parte debole sono sempre loro che pagano, ma si tratta di disposizioni previste dalla legge”. E se domani aumentassero le richieste delle aziende sanitarie? Chi ci perderebbe? Chi rinuncerebbe a questo business, considerando che le Asl sono spesso in perdita. (Retenews24)

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