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NOLA / CASERTA – Truffa alle assicurazioni: 400 indagati, 16 arrestati. Sequestro per 4milioni di euro

NOLA / CASERTA – Se qualcuno si è mai interrogato sugli alti costi dei premi assicurativi in Campania, oggi ha ricevuto una risposta dall’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Nola (nel napoletano), la quale ha smascherato gli affari di un’organizzazione specializzata in truffe alle assicurazioni per falsi incidenti stradali. Dalle prime luci del mattino, i carabinieri e gli uomini della Guardia di Finanza di Nola, su disposizione del Giudice per l’indagine preliminare, hanno eseguito sedici misure cautelari, per un’inchiesta che vede iscritti nel registro degli indagati più di quattrocento persone. Il Gip, inoltre, ha disposto l’interdizione di medici e avvocati coinvolti, e il sequestro di beni per 4 milioni di euro. Le misure cautelari, chieste direttamente dal Procuratore aggiunto Maria Antonietta Troncone, comprendono interdizioni, divieti di dimora e arresti, a carico di soggetti insospettabili come medici, di strutture pubbliche e private, e avvocati. I reati contestati vanno dall’associazione a delinquere alla truffa, alla corruzione, al falso in atto pubblico. La procura ha delineato la presenza di una organizzazione criminale dedita alle truffe a compagnie assicurative e anche allo stato con l’accesso illegittimo al fondo di garanzia per le vittime della strada. Un sistema ramificato e ben oleato che simulava veri e propri incidenti. Tutto era perfetto: l’uso dei testimoni falsi, la perizia dei medici compiacenti, le segnalazioni degli avvocati amici. Erano tutti strumenti di un ingranaggio che aveva un’unica pecca: i sinistri non erano mai avvenuti. L’inchiesta, però, ha disarticolato tutto il sistema rodato. L’organizzazione prevedeva alla base i falsi testimoni, da ingaggiare con somme irrisorie (una cinquantina di euro bastavano), poi gli intermediari e faccendieri e, al livello superiore, i professionisti. I medici – molti dei quali in servizio presso ospedali napoletani e presso quello di Nola – fornivano falsi certificati medici. Il resto veniva fatto dagli avvocati, tutti provenienti da studi forensi della cittadina del napoletano.

Il Gip, su richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto anche il sequestro di ville, auto di lusso, studi medici e conti correnti utilizzati per gestire le attività illecite, per un valore di oltre quattro milioni di euro. L’organizzazione, infatti, aveva creato un sistema che ha portato a rimborsi illeciti per sinistri mai accaduti per oltre un milione e mezzo di euro. Per molti dei professionisti coinvolti del settore medico e legale, il gip ha disposto l’interdizione dall’esercizio della professione. Insomma un sistema che ha danneggiato, non solo le compagnie assicurative, ma soprattutto i cittadini. Non è un caso che la Campania è la regione più cara dove per assicurare un’auto si ricorre alla rateizzazione, dove i vantaggi di un premio vengono tutti annullati dall’origine territoriale, dove si è costretti per risparmiare ad affidare la proprietà di un veicolo al familiare emigrato. Gli onesti si indebitano per tutti con le casse erariali che si svuotano a causa di vere e proprie associazioni per delinquere.

 

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un commento

  1. finalmente!!!!!!!!!!!!!!!!!!!