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CASALUCE / MILANO – Uccisione Tatone, iniziata la faida. I Magistrati però smentiscono, ma la madre dell’uomo è già andata via

CASALUCE / MILANO – I “mezzi pazzi” controllavano quel quartiere dal 1972 quando mamma Rosa detta “nonna eroina” era sbarcata a Milano con i suoi cinque figli. Pasquale Tatone era diventato reggente del clan e si sentiva sicuro anche dopo la morte del fratello avvenuta domenica scorsa in una campagna del milanese. L’ipotesi accreditata è che un altro clan voglia quel quartiere appartenuto da troppo tempo alla famiglia Tatone. Pasquale Tatone non immaginava di essere un bersaglio facile anche dopo la morte di Emanuele. Non sarebbe andato mai a vedere la partita nella Pizzeria Rim, vicino casa sua, senza una “scorta”: invece dopo le 22.30 un uomo solo, forse su uno scooter, si avvicinato al lato guida della Ford Fiesta dove era salito Tatone ed ha esploso tre colpi con un fucile carico a pallettoni centrandolo in pieno a testa e tronco. Per lui, accasciato sul lato destro, è stata dichiarata la morte istantanea constatato dal 118. Sul posto sono giunti gli uomini della Squadra Mobile che hanno preso le prime testimonianze che confermano, pare, la presenza del killer già da alcuni giorni. Per il momento le autorità che seguono il caso escludono una faida negli ambienti della criminalità come afferma il questore di Milano Luigi Savina, “non siamo in presenza di una guerra tra clan, a Milano. Dalle indagini tendiamo a escluderlo”. Intanto la mamma Rosa, come confermato da un vicino di casa, ha lasciato l’abitazione dopo l’omicidio di Pasquale facendo in fretta i bagagli.

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