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VAIRANO PATENORA / TEANO – Istituto Diocesano Sostentamento del Clero, Don Luigi De Rosa verso la presidenza. Gestirà l’intero patrimonio della Diocesi

VAIRANO PATENORA / CASERTA – Istituto Diocesano Sostentamento Clero, Don Luigi De Rosa verso la presidenza dell’Istituto. Dovrebbe sostituire Don Tommaso Nacca. Queste le indiscrezioni raccolte in ambienti religiosi del capoluogo sidicino.  Attualmente l’Istituto Diocesano Sostentamento Clero è guidato da Don Tommaso NACCA mentr eil vice presidente è Gaetano Zanni. I componenti del consiglio sono  Don  Giosuè ZANNINI,  Saturnino Miele, e  Luciano Mattia. Il collegio revisori conti è composto da Don Domenico MONDA  e  Carmine Gliottone.

Con l’accordo del 15 nov. 1984 e con la Legge 222/85 fu prevista la formazione, in ogni Diocesi italiana, di altrettanti Istituti per il Sostentamento del Clero ad opera del vescovo o dei vescovi interessati.  In conseguenza di quell’accordo e di quella legge, tutto il patrimonio mobiliare e immobiliare dei vecchi “benefici” fu attribuito agli Istituti Diocesani che possono compiere tutti quei negozi finalizzati a incrementare il loro patrimonio, effettuare investimenti, ricevere erogazioni liberali, donazioni, eredità, legati, ecc.

L’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero opera con questi fini:

  1. •provvedere, ove occorra, all’integrazione fino al livello fissato dalla Conferenza Episcopale Italiana, della remunerazione spettante al clero, che svolge servizio a favore della diocesi, per il suo dignitoso sostentamento;
  2. •svolgere eventualmente, previe intese con l’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero (ICSC), funzioni assistenziali e previdenziali integrative e autonome per il clero;
  3. •svolgere eventuali altre funzioni che gli fossero demandate da regolamenti emanati dalla Conferenza Episcopale Italiana.

Per far questo, l’Istituto dispone di un patrimonio costituito da case e terreni pervenuti dagli ex benefici ecclesiastici, da donazioni o da lasciti di buone persone e da eventuali acquisti.  L’Istituto è gestito da un Consiglio di Amministrazione con a capo un Presidente nominato dal Vescovo.   L’operatività, coordinata da un Direttore, è svolta dal Settore Tecnico che cura la gestione e la manutenzione del patrimonio immobiliare, dal Settore Amministrativo che ne cura la contabilità e dal Settore che cura i rapporti con i sacerdoti in relazione con l’Istituto Centrale di Roma.

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5 commenti

  1. cioè tutto il patrimonio della diocesi in mano ad un prete legato solo al dio denaro…..mah

  2. grillo sparlante

    Allora non camminerà più in un Audi ma lo vedremo camminare in una Roll Royce perché lui è nato per amministrare patrimoni e, come diceva il grande Totò, “chi amministra ha minestra” ma don Luigi De Rosa è capace di papparsi tutto il minestrone … ahahahahah

  3. No presidente é sprecato. .fatelo vescovo così si ——- tutto… perché é un prete quest’uomo!!!! Una persona che fa spesa nelle migliori boutique non può essere un prete, —————, e costui lo é. ..————————-

  4. Stamm appost…che vergogna

  5. Può diventare quello ke vuole, ma il Papa non sarà mai contento di lui!