PONTELATONE – Sabato 26 Ottobre alle ore 9:30 avrà luogo presso il Centro-Studi sull’insediamento Campano Sannitico di Treglia di Pontelatone (CE) la Seconda Giornata Archeologica Trebulana, che tratterà della ricerca, della valorizzazione e tutela dell’eccezionale patrimonio archeologico dell’Antica Trebula. La giornata sarà aperta da Antonio Carusone, Sindaco di Pontelatone, che illustrerà l’impegno istituzionale assunto da anni dal Comune per la rivalutazione delle aree archeologiche sannitiche (parco Archeologico dell?antica Trebula, Monte Castiglione la Colla, Monte Sant’Erasmo) a fini di sviluppo socio-economico . Sarà presente la Dott.ss Adele Campanelli, Soprintendente archeologo per le provincie di SA AV BN CE, che parlerà della collaborazione sinergica degli enti di tutela con gli enti di ricerca e le associazioni culturali sfociati nella concessione di scavo ministeriale rilasciata dal MIBAC all’Università di Chieti Pescara, che ha condotto gli scavi in collaborazione al Gruppo Archeologico Trebula Balliensis. Per sottolineare i risultati della III Campagna di Scavo volontaria “Verreia”, interverranno la Prof.ssa Raffaella Papi, titolare della cattedra di Etruscologia e Antichità Italiche e Valerio Caiazza, Direttore del Gruppo Archeologico Trebula Balliensis e promotore delle attività di ricerca e di valorizzazione. La prima relazione sarà dedicata ai rilevanti risultati di scavo ottenuti di recente: sarà presentata una relazione preliminare ad opera di due esponenti dell’Univ. Chieti, Patrizia Staffilani e Marida De Menna e di Valerio Caiazza. Seguirà una relazione sulle indagini archeologiche condotte dai geologi dell’Univ. Di Chieti Gianluca Rosatelli e Giuseppe Pomposo con la metodologia del remote sensing. Domenico Caiazza , ISACS , esporrà l’articolazione delle evidenze sannitiche nel territorio, con una particolare attenzione agli insediamenti fortificati sannitici.
Ad un anno dalla Prima Giornata Archeologica Trebulana (12 ottobre 2012) l’archeologia torna a Trebula Baliniensis l’antichissima città sannitica dotata di quasi tre chilometri di imponenti mura megalitiche nella quale gli scavi condotti dal Comune di Pontelatone sotto l’ Alta Sorveglianza della Soprintendenza Archeologica nell’ambito del PIT Direttrice Monti Trebulani-Matese redatto dall’ Avv. Domenico Caiazza hanno portato alla luce la più grande porta megalitica d’ Europa, decine di tombe, anche con corredi bronzei e di vasi dipinti, ed alla scoperta di strade basolate e di nuovi ambienti delle terme romane Costantiniane che sono state anche restaurate.
Sin dall’inizio per concorde decisione di comune e e Soprintendenza il cantiere archeologico di Trebula è stato aperto alle scuole ed al volontariato dei Gruppi Archeologici che ivi ha condotto, con le dovute autorizzazioni, una campagna di scavo nel 2009 che portò a definire nuovi ambienti delle terme, in precedenza solo intuiti. Nel 2013 grazie ad un protocollo d’intesa tra Comune di Pontelatone, Gruppo Archeologico Trebula Balliensis, l’Istituto Storico Archeologico campano Sannitico e la Prof.ssa Papi titolare della Cattedra di Etruscologia ed Antichità italiche dell’ Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara, con concessione ministeriale del 26 giugno 2013 sono ripresi gli scavi, durati dal 5 luglio alla penultima settimana di agosto. Gli scavi hanno portato alla scoperta di una nuova porta nel grande vano settentrionale delle terme, e di una fornace altomedievale nel piccolo ambiente rettangolare attiguo. Inoltre a fianco di una nicchia già individuata negli scavi del 2009 sono riemerse due semicolonne che aumentano le probabilità che ivi fosse una scenografica fontana.
Lo scavo stratigrafico condotto dai volontari del Gruppo Archeologico e dagli studenti dell’ Università guidati dalla dottoresse Patrizia Staffilani e Marida De Menna ha consentito anche il recupero di notevoli quantità di frammenti di vasi decorati con bande rosse e brune, di IX-X secolo d. C., di monete vandaliche e di una splendida moneta di Costantino il Grande. I reperti sono in corso di studio e se ne darà conto nel corso del Convegno nel primo intervento a cura di Patrizia Staffilani- Marida De Menna e Valerio Caiazza
Domenico Caiazza, archeologo e tra i massimi esperti dell’insediamento megalitico ed ideatore del PIT Monti Trebulani Matese, di cui ha redatto il Documento Operativo Strategico terrà una relazione sulle numerose cinte satelliti da lui individuate attorno alla città , sulle tracce della centuriazione e sul fatto che la Valle Trebulana oltre che prezioso scrigno di una eccezionale e monumentale città sannitica immersa in un incontaminato ambiente naturale è un contenitore di resti archeologici (fortezze di Monte Sant’Erasmo, Monte Maro, Monte Castellone-La Colla –il Callicula Mons di Annibale- Monte Castello, Monte Fallano, centuriazione e ville rustiche romane) e monumentali (Borgo catalano di Pontelatone, Monte Castello di Formicola, Chiesa di S. Andrea di Casalicchio, che ne fanno di fatto un ecomuseo naturale allietato anche da eccezionali risorse enogastronomiche. Al paesaggio di questo superstite ed intatto lembo della Campania Felix quale scrigno dell’archeologia e dei monumenti è dedicato anche l’intervento dell’arch. dott.ssa Amalia Gioia.
Nunziante De Maio Presidente Nazionale dei Gruppi archeologici d’Italia relazionerà sull’importanza del volontariato quale cittadinanza attiva nel momento di crisi nel quale alla rarefazione delle risorse si accompagna un crescere dell’emergenza ambientale ed archeologica. Trebula è la vivente testimonianza di un intervento volontaristico che di concerto con gli Enti territoriali e di tutela e di ricerca promuove gli studi, la manutenzione, la tutela e la valorizzazione.
In questo ultimo campo il Gruppo Archeologico ed il Comune per collegare una eccellenza territoriale paesaggistica, monumentale ed enogastronomica, ai grandi circuiti tematici del turismo culturale ha prima realizzato cartelli informativi sul sito archeologcio, la prima guida con qr code in ambito archeologico della Campania,
Quindi di concerto col Comune di Pontelatone ha aderito al Cammino di Annibale- articolazione terrestre dell’itinerario culturale del Consiglio d’Europa La Rotta dei Fenici, che coinvolge 18 paesi del Mediterraneo e tre continenti ha ideato e promosso la realizzazione di un “monumento annibalico” , realizzato con la sponsorizzazione di imprenditori locali Agriturismo Marinella e B& B Villa Cristina) che segnala gli scavi di Trebula e ne celebra il coinvolgimento nella millenaria storia dei Sanniti gens fortissima Italiae, il popolo più valoroso d’ Italia a dire di Plinio il Vecchio e nella vicenda di Annibale genio della guerr .
Al fine di migliorare la cultura dell’accoglienza un gruppo di operatori dell’ospitalità e della ristorazione hanno aderito al disciplinare qualità de La Rotta dei Fenici e costituito l’associazione volontaria GLI OZI DI ANNIBALE Consorzio di eccellenza per lo studio, la tutela, la valorizzazione del territorio dei vini e dei cibi degli Ozio di Annibale, di cui sarà ufficialmente sottoscritto l’atto costitutivo lo Statuto ed il disciplinare di qualità. La cultura, i monumenti. L’archeologia il territorio ed i suoi prodotti vengono così messi a sistema.