San Pietro Infine – “La Sezione regionale di controllo per la Campania, ai sensi e per gli effetti dell’art. 148 bis TUEL, accerta la presenza di irregolarità contabili e finanziarie, descritte in motivazione, suscettibili di pregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibri economico-finanziari del comune di SAN PIETRO INFINE (CE); ordina, ai sensi dell’art. 148-bis, comma 3, del D.Lgs. n. 267/2000 e dell’art. 6, co. 2, D.Lgs. n. 149/2011, di porre in essere, entro 60 giorni dalla comunicazione del deposito della delibera di accertamento, le misure correttive sul ciclo di bilancio, necessarie a superare le criticità evidenziate – anche finalizzate al ripiano di eventuali disavanzi emersi, tenuto conto degli effetti finanziari della gestione degli esercizi 2023-2024 – e a comunicarle a questa Sezione. Richiede all’organo di revisione, ai sensi dell’art. 239 del d.lgs. n. 267/2000, di fornire il massimo supporto in fase di implementazione delle misure correttive, predisponendo una apposita relazione sulla congruità delle medesime, che deve essere inviata nel temine sopra fissato”.
Questo scrive la Corte Dei Conti che aveva anche obbligato la macchina amministrativa a dare adeguata visibilità alla comunicazione. Cosa, chiaramente non avvenuta. Il controllo sul Comune di San Pietro Infine (CE) è stato avviato, ai sensi dell’art. 148 bis TUEL, con l’esame delle relazioni dell’Organo di revisione contabile sui rendiconti 2021 e 2022. Il Magistrato istruttore ha avviato l’istruttoria sui dati relativi ai rendiconti anzidetti con nota istruttoria del 5.7.2024, cui l’Ente ha risposto con nota pervenuta il 3.10.2024, acquisita al prot. della Sezione con n. 6723. In esito all’analisi della documentazione pervenuta, sono state riscontrate le criticità riportate nella relazione di deferimento. La questione è stata deferita al Collegio e, con ordinanza presidenziale n. 137/2024 è stata convocata l’Adunanza pubblica del 18.12.2024. Negli esercizi di riferimento l’Ente non ha fatto ricorso all’anticipazione di tesoreria. Tuttavia, nel corso dei periodi in esame, l’insufficienza di fondi “liberi” ha determinato l’esigenza di utilizzo di risorse vincolate per il pagamento di spese correnti per importi non modesti, come evincibile dalla contabilità comunale.
La Corte dei Conti ha ordinato all’amministrazione comunale del piccolo comune al confine fra Campania e Lazio di porre in essere, entro 60 giorni dalla comunicazione – avvenuto lo scorso 25 gennaio 2025 – del deposito della delibera di accertamento, le misure correttive sul ciclo di bilancio, necessarie a superare le criticità evidenziate.
LA PRECISAZIONE DEL SINDACO:
Tutte le criticità evidenziate dalla Corte dei Conti sono state superate dagli atti di bilancio approvati, alcuni giorni fa, dalla nostra amministrazione che ha così messo in campo le azioni necessarie per sanare la vicenda.