Sessa Aurunca/Carano – (di Giovanna Cestrone) Torna nella zona aurunca, il vecchio tradizionale rito funebre di Carnevale. Ieri sera, presso la frazione di Carano, un gruppo di cittadini ha riportato in auge il vecchio funerale di Carnevale, pianto da tutta la comunità. Il corteo si è snodato tra i vicoli del borgo con tanto di portatori in saio nero, di familiari e amici al seguito. La moglie del pover’uomo lo piangeva e al contempo lo malediceva, i figli disperati erano straziati dal dolore, il cardinale e il sacerdote benedicevano i presenti con tanto di scopettino, non mancava la presenza della mamma, del sindaco, della badante e della commara. Seguivano il corteo altri personaggi in maschera tra musica e candele. Il pianto, a tratti quasi veritiero, era interrotto spesso da momenti divertenti e scherzosi, come la lettura del testamento del povero Carnevale che lasciava in eredità ai suoi cari, gli oggetti usurati della sua vita. Cappelli bucati, pantaloni con le pezze, giacche senza maniche, materassi di paglia e un pitale, sono stati ufficialmente consegnati dal notaio agli eredi. Attimi davvero esilaranti che hanno fatto tornare indietro nel tempo, quando in molti borghi di Sessa Aurunca si adagiava un Carnevale di pezza su una scala, prima di farlo bruciare su un falò e si celebrava la sua dipartita con tanto di funerale. Complimenti vivissimi alla comunità di Carano per aver riportato in vita questa bellissima e antica tradizione.