Sparanise – Cari concittadini, i primi passi mossi dall’amministrazione che mi onoro di guidare sono caratterizzati da un momento di intenso lavoro, ancora in essere, nel tentativo di rimettere in cammino una macchina amministrativa segnata profondamente da un lungo periodo di commissariamento straordinario.
La fase commissariale è stata, correttamente, una fase di gestione ordinaria della cosa pubblica, che ha consentito la continuità e la stabilità dei servizi essenziali e, soprattutto, una fase di prevenzione, controllo e ripristino delle regole che, come è di tutta evidenza, erano venute a mancare fino a determinare la stesura della pagina più buia della storia della nostra comunità, culminata nello scioglimento del Consiglio Comunale per fatti gravissimi, come stigmatizzato anche negli ultimi provvedimenti di incandidabilità emessi dal Tribunale competente. Immaginavo di non dover più ritornare sull’argomento, atteso che il mio intento è quello di cancellare, con atti concreti, dalla memoria delle future generazioni, un vulnus così pesante per la nostra Città, ma i tentativi di mera strumentalizzazione che si stanno verificando in questa delicata fase della vita dell’Ente, perpetrati anche da chi avrebbe il dovere morale quantomeno di osservare un ossequioso e opportuno silenzio, impongono una riflessione che dobbiamo necessariamente fare insieme.
Ereditiamo una situazione complessa innanzitutto perché gli esercizi finanziari precedenti non erano stati redatti sulla base di scelte politiche e strategiche, ma, come vi accennavo, su esigenze di gestione ordinaria e, pertanto, fino all’approvazione del bilancio di previsione, che ci accingiamo a portare all’esame del Consiglio Comunale nei prossimi giorni, la reale capacità operativa dell’Ente è fortemente limitata (EX LEGE) al ricorso dei cosiddetti “dodicesimi di bilancio”, al fine di garantire temporaneamente la continuità operativa dei servizi ordinari, senza violare le normative sulla gestione della finanza pubblica. E ciò, con me, mai avverrà!
E’ il caso di chiarire, mi auguro in maniera ultimativa, la questione della dotazione organica del Comune, un altro argomento oggetto di paradossali strumentalizzazioni. Abbiamo ereditato una macchina amministrativa, per la quale procederemo ad una riorganizzazione ed implementazione appena saremo dotati del nuovo bilancio dell’esercizio finanziario, che si compone di personale storico in dotazione dell’Ente e personale che è stato assegnato, negli ultimi anni, attraverso procedure concorsuali e procedure di mobilità poste in essere dalle precedenti amministrazioni.
Ci tengo, però, a segnalarvi, attesa la mia schiettezza e il vostro diritto alla totale trasparenza, che osservo, anche se in modo residuale, atteggiamenti sui quali, ho consapevolezza, dovrò lavorarci al fine di far comprendere, attraverso atti concreti, che non siamo chiamati a servire il padrone di turno in virtù di simpatie o rapporti personali o interessi di sorta, ma siamo tenuti a servire con assoluta abnegazione tutti i cittadini di Sparanise, indipendentemente dalle loro estrazioni sociali e politiche.
La responsabilità della mancata organizzazione di un evento da noi così sentito, come il Carnevale, ormai assente da qualche anno, come altri eventi, dalla scena della nostra comunità è da ascrivere alla situazione che vi ho rappresentato ed è da attribuire, come diretta conseguenza, a chi ha determinato un momento storico tanto drammatico dal quale a fatica e con impegno stiamo cercando di venir fuori. Il rispetto di regole così stringenti, che riporterà alla “normalità” la nostra Sparanise e dal quale nessuno di noi potrà permettersi il lusso di allontanarsi, non ha consentito di realizzare un evento tanto atteso, ma sarà lo stesso che ci consentirà di ridare vita al nostro territorio con l’organizzazione “trasparente” di eventi straordinari, compreso il Carnevale 2026.
Qualche giorno fa ho invitato personalmente ed ufficialmente i consiglieri comunali di “minoranza” ad un confronto costruttivo nell’interesse della Città, perché da me non saranno mai considerati consiglieri di opposizione, ma consiglieri comunali eletti dal popolo e, in quanto tali, portatori di istanze e di interessi della collettività, in particolare in questo momento in cui sentiamo forte l’esigenza di rafforzare il concetto di coesione sociale e collaborazione istituzionale.
A loro voglio rivolgere l’invito di partecipare alla vita ed ai lavori del governo della Città affinando nel tempo esperienze e competenze tali da evitare un approccio sommario e preconcetto, come quello utilizzato sin dai primi giorni, in cui accuse di immobilismo rivolte al sottoscritto stridono con la realtà dei fatti fino ad apparire intempestive e inadeguate. Ci sarà una fase in cui si potrà dire che si poteva fare di più e meglio ed io non mi sottrarrò alla critica e al confronto, ma non è questo il tempo!
Questo è il tempo dello studio e della programmazione, delle analisi e delle soluzioni, della coesione e della collaborazione, della responsabilità e del lavoro certosino per condurre la nostra Città fuori dal guado. Io non mi sto risparmiando e sono onorato di sacrificare me stesso, i miei interessi, la mia famiglia, i miei affetti per una causa che ritengo giusta e che ho fatta mia dal primo istante senza esitazione alcuna. Ma adesso il periodo della tolleranza è terminato!
A voi tutti, cari concittadini, chiedo comprensione e faccio appello al vostro senso di innata responsabilità, alla vostra capacità di discernimento e alla maturità che vi consentirà di rispedire al mittente le strumentalizzazioni sterili dei soliti dispensatori di odio, volte a danneggiare ulteriormente l’immagine di una Città che ha tutto il potenziale necessario per risollevarsi e risplendere, così come ha sempre dimostrato di riuscire nel corso della sua storia.
Ho bisogno, in questa delicata impresa, di sentire il vostro calore, la vostra fiducia e la vostra indispensabile vicinanza.
(nota a cura del sindaco Fabrizio De Pasquale)