foto di repertorio

IL CASO – Giovanissime Studentesse “spogliate” con deep fake e messe in chat. Indaga la Procura

I fatti coinvolgono alcune studentesse – una sicuramente dell’istituto comprensivo Antonio De Curtis di Aversa, altre del Liceo Grillo –  alcune delle vittime hanno 13 anni, quindi bambine (per la legge infatti si è bambini fino a 14 anni). Sono state “spogliate” e le loro foto messe in rete. Chiaramente si tratta di foto fake, realizzate con l’intelligenza artificiale; si prende una foto reale e si rimuovono i vestiti. Una volta completato il fotomontaggio si pubblica in chat. Sono scattate le denunce affidate dalla Procura della Repubblica alla polizia postale che tenterà di inchiodare i responsabili. Chi ha agito lo ha fatto all’esterno delle scuola. Più vasto l’episodio che vede coinvolti almeno cinque studenti del liceo classico “Domenico Cirillo”.  Sia nel caso della ragazzina delle scuole medie che in quelli del liceo classico Domenico Cirillo ad accorgersi di quanto accaduto sono state le stesse giovanissime che, poi hanno allertato i genitori che si sono rivolti sia alle rispettive autorità scolastiche e, poi, alle forze dell’ordine.
AI per sostituire il volto di una persona con quello di un’altra, spesso in maniera così verosimile da risultare quasi indistinguibile dalla realtà. La parola deep fake è un neologismo nato dalla fusione dei termini “fake” e “deep learning”, una particolare tecnologia AI. Il punto di partenza sono sempre i veri volti, i veri corpi e le vere voci delle persone (tutti “dati personali” ai sensi del GDPR), trasformati però in “falsi” digitali. Purtroppo, i deep fake non vengono creati con fini esclusivamente goliardici, ma possono essere anche utilizzati per scopi illeciti, ad esempio per diffondere notizie false o per compromettere la reputazione di una persona.
I deep nude, invece, sono una sottocategoria di deep fake, consistente in immagini manipolate dall’AI con lo scopo di rimuovere gli indumenti di una persona, creando immagini finte e sessualmente esplicite. Questa tecnologia è stata utilizzata per realizzare immagini pornografiche di celebrità e di altre persone senza il loro consenso e appare chiaro come anche i deep nude possano essere utilizzati per scopi estorsivi o diffamatori.

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