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PIEDIMONTE MATESE – Ospedale, pesanti disagi per i disabili. Asl e istituzioni indifferenti. Le associazioni: da anni chiediamo attenzione

PIEDIMONTE MATESE – L’ospedale del Matese “vietato” ai disabili, niente parcheggi per i meno fortunati  che puntano l’indice contro  indifferenza dell’Asl e delle istituzioni. Le associazioni: da anni chiediamo attenzione.  I parcheggi sono inadeguati e non garantiscono la sicurezza; inoltre, c’è la sistematica violazione da parte di coloro che pur non avendo alcun diritto utilizzano le aree riservate ai disabili per sostare. Le comunicazioni da parte della associazioni matesine sono state diverse e sono state indirizzate all’Asl, al sindaco Vincenzo Cappello, ai vigili urbani. Purtroppo nulla sembra essere cambiato tanto che pochi giorni fa otto associazioni rinnovano l’appello alle istituzioni e all’azienda sanitaria per ottenere il riconoscimento dei diritti.

L’ Associazione Onlus Cittadinanza attiva Matese; L’associazione Familiari Disagiati Psichici (AFDP); l’Associazione Nazionale degli Anziani e Pensionati (ANAP – CCIA), l’Associazione Onlus “Volontari di Giacomo Gaglione”; la  Rete Tribunale per i Diritti del Malato (TDM) e l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro evidenziano che “gli interventi posti in essere in seguito alla segnalazione, sono poco efficaci e non sufficienti e non consentono l’accesso e la fruibilità in sicurezza dalle persone diversamente abili nelle predette Aree. Per questi motivi, le scriventi Associazioni, segnaluno  che i stalli di sosta dedicati alle persone disabili e/o alle persone con limitate o impedite capacità motorie, nelle Aree di pertinenza del P.O. di Piedimonte Matese e del Distretto Sanitario:   sono quotidianamente utilizzati da non aventi diritto;   non sono conformi alle norme vigenti che ne regolamentano le dimensioni, l’ubicazione e la segnaletica;   sono di difficile accesso e fruibilità e quindi non consentono l’utilizzo in sicurezza degli stessi;  che l’attività di vigilanza, controllo e dissuasione posta in essere per i citati stalli e carente”.

Le associazioni chedono alle autorità competenti l’immediata attuazione di misure necessarie per garantire diritti elementari alle persone meno fortunate.

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