TEANO – Mesolella riesce a smentire se stesso pur di apparire “santo”. E non esita a scaricare ogni responsabilità sul personale della scuola.
L’episodio, tristissimo, che ha visto uno studente dell’alberghiero cacciato dal laboratorio di “Bar Didattico” si arricchisce di una ulteriore “perla”, quella fornita dal dirigente Paolo Mesolella che attacca la nostra testata giornalistica “colpevole” di aver portato alla ribalta della cronaca il gravissimo episodio. Lo abbiamo fatto pubblicando anche il documento ufficiale con cui un familiare dello sfortunato alunno ha protestato nei confronti dello stesso dirigente.
Per difendersi, Mesolella, non ha esitato a definirci “diffamatori”, “denigratori” e “imprecisi”. Per fortuna, però, possiamo dimostrare esattamente il contrario, possiamo dimostrare che non siamo certamente noi a raccontare bugie, a mistificare i fatti.
Mesolella nella sua “ardita” difesa assicura che: “… l’alunno non si trovava in aula con i suoi compagni di classe, né stava con il suo docente di cucina ma era stato mandato da solo al “Bar Didattico” dove c’era un’altra classe (non la sua) ed un altro docente di cucina (non il suo). Non si trattava quindi di un laboratorio di cucina tenuto dal docente di enogastronomia con la sua classe in orario di lezione ma di attività di PCTO in cucina dove si preparano pizzette, panini, frittelle e altro da distribuire alla Buvette didattica e dove si utilizzano attrezzature che possono diventare pericolose”.
Una circostanza smentita dallo studente e dai familiari che attraverso un documento hanno chiarito che “… all’alunno non è stato impedito di entrare in cucina. Infatti lui era già operativo ed è stato cacciato”.
Ma la cosa più simpatica è rappresentata dal fatto che Mesolella si smentisce con un documento a sua stessa firma nel quale scarica ogni colpa sul personale in servizio quel giorno. Lo pubblichiamo per doverosa chiarezza nei confronti di tutti e tutto, soprattutto per onore di verità:
Il documento:
Il sottoscritto prof. Paolo Mesolella, Dirigente Scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore “Ugo Foscolo”, con sedi a Teano e Sparanise, a proposito di quanto in oggetto ed in relazione all’episodio accaduto all’alunno ——– comunica quanto segue:
Premesso che il sottoscritto non era presente a scuola quando si è verificato l’episodio, premesso che il sottoscritto non ha pubblicato nessuna circolare (né ha intenzione di pubblicarla) che dia indicazioni o che eviti agli studenti con disabilità (legge 104/92, art. 1. 3) di entrare nel laboratorio di Enogastronomia o di sala bar in assenza del docente di sostegno.
Neppure ha detto a nessun tecnico o docente di parlare a suo nome. Non essendo gli stessi tecnici o docenti, collaboratori vicari del Preside.
Considerato che —– si accingeva ad entrare da solo nel laboratorio di cucina alle ore 8.30, in un’ora in cui non c’era il suo docente di Enogastronomia (prof.ssa Gaudino) né il suo docente di sostegno che dalla lettera da lei inviata non si evince quale “personale Ata” e quale docente di turno lo abbia allontanato.
Il sottoscritto ha chiesto alla prof.ssa Cioppa Daniela, docente referente per il sostegno all’Alberghiero, e allo stesso alunno di conoscere le modalità di quanto fosse accaduto considerando che la stessa docente Cioppa aveva avuto modo di parlare —— subito dopo l’episodio.
Si tratta di un episodio da me non previsto e che non doveva accadere. Perché è stata presa un’iniziativa da parte di un tecnico di cucina e da un docente di enogastronomia, in attività in cucina, senza prima consultarmi. Cosa che avrebbero dovuto fare considerando il fatto che nessuna circolare prevede questo allontanamento nonostante il docente di sostegno dell’alunno non fosse in orario. Del resto non è la prima volta che l’alunno —— si reca in cucina da solo.
Pertanto ho già provveduto a parlare dell’accaduto con tutto il personale coinvolto nell’attività del Bar Didattico, sia quello impegnato in cucina sia quello impegnato nella sala Bar. Tutti e quattro i tecnici ed il prof. Sano sono stati richiamati ad un comportamento più rispettoso degli alunni con disabilità e mi è stato assicurato che un simile episodio non si verificherà più’.
Vogliate quindi accettare le nostre scuse, in particolare quelle del personale, di cucina coinvolto nell’episodio.
