Pignataro Maggiore (di Libera Penna) – Entra nel vivo il pre campagna elettorale a Pignataro. Dopo il ritorno in campo di Palumbo con un pubblico manifesto, è stato diffuso il documento programmatico del gruppo Prima Pignataro. L’architetto Peppe Palumbo, già sindaco di Pignataro dal 1994 al 2000, ha ufficializzato la sua disponibilità per ricoprire un ruolo in un progetto civico di cambiamento che guarda con speranza al futuro. L’esperienza amministrativa dell’ex sindaco Palumbo si concluse traumaticamente con le dimissioni di 10 consiglieri comunali e il successivo decreto di scioglimento del consiglio comunale del novembre del 2000, per infiltrazioni della camorra.
Palumbo che negli ultimi 25 anni non ha ricoperto nessuno ruolo politico e non risulta sia stato mai indagato, ha un profilo civico, con una cultura e una sensibilità di sinistra. La sua proposta per il governo del paese si muove entro un perimetro civico ed è rivolta direttamente ai cittadini, con l’auspicio di una loro partecipazione e assunzione di responsabilità, in vista delle amministrative di maggio.
Il gruppo Prima Pignataro, che tra i suoi promotori vede l’ex assessore ai lavori pubblici delle giunte Magliocca Cesare Cuccaro, ha diffuso un comunicato stampa. Nel documento si legge il “progetto della lista Prima Pignataro – orientato a un rinnovato corso politico e fondato su un modello partecipativo e trasparente nella gestione della cosa pubblica- dedicherà forti attenzioni alle politiche ambientali, al fine di realizzare una gestione efficiente del servizio ecologico. La cura dell’ambiente e la corretta gestione dei rifiuti occuperanno un ruolo centrale nel programma elettorale della compagine. Politiche ambientali virtuose esigono l’attuazione di misure dirette a rafforzare la percentuale di raccolta differenziata (attualmente al 59%). A Pignataro Maggiore la nettezza urbana è gestita in house da una municipalizzata e questo si riflette inconfutabilmente sulla tariffa rifiuti, sensibilmente più alta che altrove. Prima Pignataro ritiene che la gestione in house del servizio ecologico debba informarsi a criteri di efficacia (pulizia e decoro del paese, caditoie comprese) ed economicità. In sintesi, si dovrà tendere all’efficienza di un dispositivo che sia sostenibile per il bilancio del comune e per quello delle famiglie. Inoltre, si profonderanno sforzi ed energie per sensibilizzare la comunità sulla necessità di valorizzare anziché gettare i propri rifiuti, e l’Ente locale dovrà perseguire l’obiettivo mediante una cooperazione più forte con le scuole e la rete dell’associazionismo locale. Riciclare conviene per due ordini di ragione: salvaguardia e tutela dell’ambiente; creazione di valore economico per la comunità. Un’altra sfida è l’alleggerimento della pressione tributaria locale.
Oltre alla riduzione della Tari con la ricerca di una maggiore efficienza nella gestione del servizio ecologico, Prima Pignataro si impegnerà a ridurre l’addizionale comunale all’Irpef: un’ imposta locale che grava sulle buste paga dei lavoratori Pignataresi e che da troppo tempo ormai si attesta stabilmente all’aliquota massima prevista per il tributo. Le formule e i meccanismi di riduzione dell’Irpef comunale dovranno raccordarsi agli equilibri di bilancio e al rispetto dei vincoli posti a salvaguardia delle finanze locali.
Un settore destinatario di grande attenzione sarà quello dell’urbanistica e delle opere pubbliche. Il territorio ha bisogno di recuperare attrattività sociale ed economica e le legittime aspettative di crescita socio-economica da parte della popolazione non possono certo prescindere dalla valorizzazione urbanistica del territorio. Bisognerà certamente migliorare le infrastrutture che innervano il territorio, vigilando sull’esecuzione a regola d’arte delle stesse (rete idrica, rete viaria e sistema di pubblica illuminazione), ma anche provare a restaurare e rifunzionalizzare il centro storico, abbattendo gli edifici fatiscenti, abbandonati e non vincolati per creare parchi urbani a misura di famiglia e di bambino.
Occorrerà ampliare la capacità di interconnessione della rete stradale, con realizzazione di un nuovo asse viario che connetta Partignano a Via Regina Elena.
Prima Pignataro ritiene si debba adottare un nuovo Puc (Piano urbanistico comunale) ed aggiornare il Regolamento urbanistico comunale (Ruec) per favorire una nuova area commerciale sulla Casilina ed edilizia convenzionata (forma di edilizia popolare che permetta l’acquisto di immobili a prezzi vantaggiosi per le famiglie a basso reddito). Relativamente all’ impiantistica sportiva, il piano prevede la riqualificazione dell’esistente e la realizzazione di una struttura coperta, polivalente, per consentire alle associazioni pignataresi di organizzare le attività sportive e prosperare nell’interesse della comunità.
Ammoderneremo ed adegueremo le scuole e presteremo l’attenzione che si conviene alla viabilità rurale. Ci stimola, inoltre, l’idea di realizzare idonei percorsi naturalistici che valorizzino quelle zone del territorio graziose da un punto di vista paesaggistico. Il cambiamento passa dal coraggio e dalla libertà di pensare al futuro”. Tanti buoni propositi e altrettanta buona volontà, ma quelle Palumbo e di Prima Pignataro al momento sono poco più che delle ipotesi elettorali.
