Mondragone – L’Amministrazione Lavanga incapace di governare la città

Mondragone – Non c’è solo il gravissimo e vergognoso fallimento del bilancio a caratterizzare la mala amministrazione di Lavanga. Sono quotidiane le “gesta” di un sindaco, di una giunta municipale e di una maggioranza consiliare, che hanno rivelato sul campo di essere assolutamente incapaci di governare Mondragone. Anche in questi ultimi giorni ci stanno regalando le solite “perle”, attraverso l’azione “impunita” dei loro uffici.
Hanno, per esempio, prorogato le concessioni balneari, proprio mentre una sentenza del Tar Liguria respingeva il ricorso di 3 stabilimenti balneari di Zoagli, in provincia di Genova, contro la delibera della giunta comunale che aveva confermato la scadenza delle concessioni al 31 dicembre del 2023, dando il via alle gare previste dalla Bolkenstein. Ritenendo non valida la proroga di quel Comune.
Secondo il Tar “non vale invocare un accordo secondo cui le amministrazioni avrebbero l’obbligo di prorogare le concessioni balneari perché non risulta esistente un documento scritto e perché un simile accordo non potrebbe prevalere sulla pronuncia della Corte di Giustizia”. Vale la pena ricordare che quando a settembre scorso il governo Meloni rivendicò un accordo con la Commissione Europea per evitare il deferimento alla Corte di giustizia e una multa per violazione della direttiva, da Bruxelles fecero sapere che la procedura sarà chiusa solo “una volta che le ultime norme italiane per le concessioni saranno pienamente in linea con il diritto dell’Ue“. Intanto, di ciò che si vorrà fare del nostro litorale, della necessità di riportare al “pubblico” ciò che per troppi anni è stato “privatizzato” e di come liberare il mare a Nord e a Sud della Domiziana, non c’è dibattito alcuno in Città. Tutto si risolve (o si rinvia) nelle segrete stanze, facendolo semmai passare per questione tecnico-burocratica.
Hanno anche concesso una proroga agli attuali gestori dei servizi cimiteriali, costringendo la Città (e la decenza) ad aspettare – ormai da un trentennio – una gara ad evidenza pubblica (l’AMBC resta convinta che anche per questi servizi andrebbe valutata l’opzione della gestione diretta). Siamo sostanzialmente nella più assoluta continuità col passato, come aveva facilmente previsto la profetica novella dal titolo “Il Cimitero del Gattopardo“.
Qualche obiettivo minimo è stato raggiunto. Abbiamo ottenuto la fuoriuscita dal totale “sommerso” in cui si muoveva il sistema dei servizi cimiteriali e abbiamo anche ottenuto che il Comune iniziasse ad intascare qualche soldino (presumibilmente l’Ente potrebbe incassare circa 30/40 mila euro all’anno). Ancora un po’ pochi, a nostro avviso, ma sono comunque 200mila euro circa che abbiamo perso negli ultimi 7 anni, da quando cioè Lavanga si occupa di Cimitero, prima come vicesindaco delegato e ora come sindaco. Ve lo ricordate quando proprio Lavanga – a proposito delle illegalità che da decenni si consumavano nel nostro Cimitero –  tuonò che non c’era danno erariale?
Eppure, conti alla mano, in questi 7 anni il nostro Ente ha perso circa 200mila euro. Capite poi perché il Comune è in dissesto ed è fallito? Sono risultati importanti quelli ottenuti sul Cimitero, ma parzialissimi. Ancora non si riesce a cambiare il sistema e ad affrancarlo dal lungo passato. Chi e perché rallenta il processo di cambiamento?
Intanto, la città continua ad essere sporca e a fare ancora una volta i conti col mancato rispetto delle “regole d’ingaggio”, che Lavanga fa fatica a far rispettare all’attuale gestore dei servizi di nettezza urbana. Loro, per il momento guardano e passano e, incuranti delle prerogative del Consiglio comunale, decidono di buttarsi per il futuro totalmente (non solo per lo smaltimento) nelle braccia dell’Ambito, riproponendo di fatto lo schema nefasto e tragico del CE4 e dell’ECO4. Si torna così, anche in questo caso, alla casella di partenza. L’Amministrazione Lavanga dovrebbe abbandonare la scena perché ha portato il Comune al fallimento (del dissesto torneremo presto a parlare), perché i fatti hanno dimostrato che sono incapaci di amministrare e perché restano legati ad una logica del passato che tanto male a fatto alla nostra città e a tutto il territorio.
(nota a cura Associazione Mondragone Bene Comune

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