TEANO – L’ultima indagine sullo spaccio di droga nell’area del teanese, vairanese e Agro Caleno è sfociata, qualche giorno fa, in un’ordinanza cautelare a carico di 10 persone di cui 7 arrestati. Leggendo alcuni passaggi dell’inchiesta si notano tantissimi consumatori, assuntori di Teano “variegati” per età, professione ed estrazione culturale. Colpisce la presenza, fra i consumatori abituali di droga, di giovani e giovanissimi. Fra chi fa uso di droga anche artigiani e artisti; non mancano anche rappresentanti di qualche famiglia Vip. Insomma, una vera piaga che dovrebbe preoccupare non solo le forze dell’ordine che ogni giorno lottano per reprime il fenomeno dello spaccio e del consumo di droga, bensì dovrebbe smuovere le idee e le coscienze degli amministratori comunali affinché vengano messe in campo, attraverso mirate politiche sociali, azioni capaci di educare alle prevenzioni e alla cura – efficiente ed efficace – degli assuntori. A Teano, invece, nessuno si fa carico del problema e questa è una condizione simile per tantissimi comuni della nostra Nazione. Si pensa, sbagliando, che la droga sia un problema solo di chi ne fa uso, invece, purtroppo, il consumo di stupefacenti diventa un grave problema sociale con intere famiglie distrutte economicamente e moralmente.
La piazza di spaccio a Teano, almeno secondo le indagini condotte dalla Procura, era gestita da 4 persone di Teano, tre degli indagati finiscono agli arresti domiciliari mentre un quarto è indagato a piede libero. Finiscono nella rete degli investigatori Giovanni Mastroianni (23 anni), Compagnone Luca (47 anni), Compagnone Antonio (70 anni); tutti sono stati collocati agli arresti domiciliari. E’ solo indagata a piede libero, invece, Pasqualina Pilotti (50 anni), nuora di Compagnone Antonio. L’operazione è stata diretta alla repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti in tutta l’area dell’Alto Casertano e nell’Agro Caleno. I militari dell’arma hanno tratto in arresto diverse persone mentre altre sarebbero indagate a piede libero. Al momento i dettagli della vicenda sono ancora pochi e quindi non permettono una ricostruzione completa dell’operazione. Di certo fra gli arrestati ci sono anche tre indagati di Carinola. L’operazione ha richiesto l’impiego di numerosi carabinieri che hanno eseguito l’ordinanza cautelare a carico degli indagati; ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura della Repubblica sammaritana.
Il provvedimento cautelare costituisce l’epilogo di un’articolata attività investigativa, coordinata dalla Procura e condotta dalla Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Capua, che ha consentito di ricostruire che gli indagati, tra gennaio 2022 e giugno 2023, hanno svolto un’intesa attività di cessione di sostanze stupefacenti del tipo eroina, cocaina, crack e metadone, nei territori di Teano, Carinola, Castel Volturno, Vairano Patenora, Roccamonfina, Calvi Risorta, Vitulazio, Sparanise e Francolise. Nel corso dell’indagine sono stati accertati oltre 500 episodi di cessione delle predette sostanze stupefacenti. Gli indagati, che si occupavano personalmente di ogni fase dell’illecita attività, assumendo il triplice ruolo di acquirenti, corrieri e spacciatori al dettaglio, si approvvigionavano dello stupefacente nelle piazze di Castel Volturno, rivendendolo poi ai giovani dei predetti comuni ad un prezzo di molto maggiorato. Nel corso dell’attività è stata sequestrata sostanza stupefacente di varia tipologia, per lo più cocaina, per un valore commerciale stimato in oltre 20.000 euro.