Pietramelara – Solo i calci di rigore negano all’Aurora Alto Casertano di aggiudicarsi la seconda Coppa Italia regionale consecutiva della sua storia. Nell’ultimo atto della competizione, dove le aquile erano arrivate per la terza volta di fila, i tiri dal dischetto si rivelano fatali per la compagine di Nicola Mancino, costretta ad arrendersi al Venafro. La gara si è disputata presso il neutro di Agnone, dinanzi ad una splendida cornice di pubblica: erano oltre mille, infatti, i tifosi presenti sugli spalti. Nel primo tempo, come in ogni finale che si rispetti, l’equilibrio ha regato sovrano. L’occasione più pericolosa capita sui piedi di Fruscella: il calciatore bianconero, però, centra il palo da buona posizione. Nella ripresa, il copione del match cambia. Dopo soli 4 minuti, Manna sfrutta un errore di Sabatino e porta l’Aurora in vantaggio. Il gol carica i ragazzi di Mancino, che schiacciano gli avversari nella loro metà campo. Tuttavia, le aquile non riescono a trovare il raddoppio: un fattore che si rivelerà decisivo. A 15 minuti dal triplice fischio, infatti, Ricamato è il più reattivo di tutti nel ribattere in porta un pallone respinto dal palo. Nonostante la doccia gelata, nel finale l’Aurora sfiora il raddoppio in due occasioni, ma Roncone salva i suoi portando la gara ai supplementari. Nell’extra time sono sempre le aquile a fare la partita, ma Coulibaly non riesce a sfruttare al meglio una disattenzione della difesa bianconera. Dopo 120 minuti di gioco, si va ai calci di rigore. Dagli 11 metri, l’errore di Passaro condanna la formazione casertana: il Venafro realizza tutti i 5 tiri dal dischetto, aggiudicandosi così la Coppa regionale, che per larghi tratti della gara sembrava essere destinata a tornare presso Terra di lavoro.

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