CELLOLE – Violenze sulla ex moglie e sull’ex fidanzata, 13 e 14 febbraio: due giorni di “fuoco”. Casale davanti ai giudici

CELLOLE – Sarà un San Valentino di “fuoco” per Pierluigi Casale. Saranno, per lui, due giorni (13 e 14 febbraio) intensi, sempre sotto processo. Il 13 sarà davanti ai giudici d’Appello di Firenze mentre il giorno successivo, 14 febbraio, san Valentino, sarà davanti ai giudici di Perugia.
Prima dell’incendio dell’auto della poliziotta Dalma Migliorati, ci fu il precedente della ex moglie, picchiata e finita in ospedale per le violenze subite. Il protagonista è sempre lo stesso: Pierluigi Casale, fino a poche settimane fa, anima vera della macchina amministrativa cellolese.  Dovrà essere in aula il prossimo 13 febbraio 2025, davanti ai giudici del Tribunale di Appello, l’attuale comandante della Polizia Municipale di Cellole, Pierluigi Casale, dove, attraverso i suoi difensori tenterà di ribaltare la sentenza di condanna subita in primo grado dai giudici del Tribunale di Pistoia.
Casale fu accusato e riconosciuto colpevole dai giudici di primo grado, di gravi episodi di violenza contro le donne, in quel caso a farne le spese fu la ex moglie. Per quei fatti Casale, al termine del processo di primo grado, venne condannato alla pena di 2 anni e 9 mesi di reclusione e al pagamento di una previsionale in favore della ex moglie, costituitasi parte civile, assistita dagli avvocati Silvia Ciampolini e Teresa Dei del foro di Firenze. La sentenza fu emessa il 13 luglio 2021, dai giudici di primo grado del   tribunale di Pistoia. All’epoca dei fatti che portano poi alla condanna Casale era un agente della Polizia Municipale in servizio presso i comuni di Monsummano Terme e Pescia. L’uomo venne accusato di aver posto in essere reiterati comportamenti molesti, aggressivi e persecutori nei confronti della ex moglie ed è stato riconosciuto colpevole per i reati di stalking e lesioni aggravate. La donna, per quasi quattro anni, fu costretta a subire pedinamenti, perpetrati anche con l’auto di servizio, e continue aggressioni fisiche e verbali, tanto che nell’ottobre 2013 la vittima fu costretta ad un ricovero ospedaliero di 40 giorni per lesioni al volto. La misura cautelare dell’allontanamento applicata al poliziotto fu revocata dal Tribunale del Riesame che aveva fondato la sua decisione su dichiarazioni poi completamente smentite nel corso del giudizio di primo grado.  A seguito di tale provvedimento, Casale continuò per altri due anni a perseguitare la ex moglie, installando addirittura due gps sulla sua autovettura e facendola anche pedinare illegittimamente da un investigatore privato. Queste, in sostanza, le accuse che hanno convinto i giudici di primo grado del Tribunale di Pistoia ad emettere sentenza di condanna a carico di Casale, sentenza contro la quale ci sarà udienza di Appello il prossimo 13 febbraio 2025.
Il giorno successivo, 14 febbraio, Casale sarà ancora davanti ai giudici. Infatti, sarà a Perugia per una nuova udienza del processo di primo grado a suo carico nato dallo stalking e dall’incendio dell’auto della sua ex fidanzata, Migliorati per un periodo poliziotta municipale a Cellole.

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