Piedimonte Matese – Ex Tribunale e dissesto finanziario del municipio, le ragioni di D’Andrea e Rossi

Piedimonte Matese – Al termine del nostro approfondimento sullo stato attuale delle procedure di dissesto finanziario, siamo in grado di dare qualche informazione in più ai cittadini. L’ammontare della massa passiva dedotta oscilla fra i 10 milioni e i 13 milioni, fra istanze presentate nei termini e fuori termini. L’organismo straordinario di liquidazione (OSL) ha avviato la cosiddetta “procedura semplificata”: ricordiamo che la proposta di adozione di tale procedura viene avanzata dall’OSL e adottata dal Comune, che provvede al trasferimento delle liquidità necessarie. Sono state formulate, dunque, le prime proposte ai creditori per le relative transazioni. Si procederà dapprima a formalizzare le proposte transattive relative al 40% di ciascun credito, per gli anni 2016, 2017, 2018. Dopodiché si passerà alle altre annualità, con proposte al 50% e al 60%, sempre se la disponibilità finanziaria lo permetterà. C’è una disponibilità, al momento, di 3.100.000 curo, all’incirca, ma il fabbisogno minimo di liquidità è di, almeno, 5.000.000 di curo, pari a circa la metà del debito complessivo. Abbiamo riscontrato, tuttavia, che gli uffici comunali, l’amministrazione comunale e l’OSL stanno ancora definendo aspetti importanti in merito a complessi passaggi finanziari relativi a somme di presunta competenza dell’Osi o a presunte restituzioni pretese dall’amministrazione comunale e dagli uffici da parte dell’OSL. In questo cruciale passaggio rientrano ancora i contributi scolastici 2017/18 e 2018/19: gli importi (circa 170.000 euro) non sono mai stati liquidati ai cittadini beneficiari. Non è ancora dato sapere, in pratica, presso quale ufficio giacciano queste somme e riteniamo che questo fatto sia di una gravità assoluta. E altrettanto certo, infine, che la somma di 754.993,43 euro, stanziata specificamente dal Ministero dell’Interno in favore del Comune di Piedimonte Matese per far fronte ai debiti derivanti dal dissesto, non è ancora stata trasferita dall’ufficio di Tesoreria del Comune all’Organismo di Liquidazione, nonostante l’erogazione dello Stato sia avvenuta nel luglio scorso. In merito alla sede dell’ex Tribunale di Piazza del Carmine, esortiamo l’Amministrazione comunale a destinare, senza alcun indugio, quei locali a sede dell’ufficio del Giudice di Pace di Piedimonte Matese, conferendo all’amministrazione della giustizia una sede idonea, anche considerando il recente annuncio del Governo Meloni, che intenderebbe riaprire alcune sedi di piccoli Tribunali, chiusi a seguito della riforma del 2012, progetto che potrebbe lasciare sperare, in un prossimo futuro, di riavere a Piedimonte Matese una sede distaccata del Tribunale. Una battaglia che sarebbe doveroso condurre soprattutto alla luce della neonata convenzione per il nuovo sistema Aree interne Sistema “Alto Matese”. Ma non solo: immaginiamo anche un centro direzionale “uffici e servizi” nella sede dell’ex Tribunale di Piazza del Carmine che possa garantire al cittadino la fruizione coordinata di più uffici: Agenzia Entrate, Inps, anagrafe comunale e relazioni con il pubblico, sede rappresentativa degli Assessorati comunali ecc. I cittadini potrebbero fruire di diversi servizi in un solo spazio, accessibile, libero da barriere architettoniche, elegante, rappresentativo, moderno. Una boccata d’ossigeno anche per la nostra rete commerciale, che vedrebbe ritornare in centro gran parte dell’utenza perduta con la chiusura dell’ex Tribunale. Come sempre, continueremo ad esercitare il nostro ruolo di consiglieri comunali di minoranza con costruttività e amore per la Città. (nota a cura dei consiglieri comunali del Gruppo Piedimonte Futura, Gianfrancesco D’Andrea e Rosario Carmine Rossi)

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