Roccaraso / Napoli – I Neoborbonici scrivono ai responsabili delle testate giornalistiche Rai, Mediaset, La7, Corriere della Sera, Repubblica, Il Mattino, Fanpage, come ufficio legale di diverse associazioni culturali legate al territorio campano e napoletano, vi inviamo le seguenti osservazioni con una richiesta urgente di intervento prima di valutare eventuali azioni legali per istigazione all’odio razziale. Le vostre testate da giorni intervengono sulla famosa questione-Roccaraso: non si sono registrati reati, non si è ripetuto il caso e si continuano a raccontare fatti che non hanno alcuna rilevanza oggettiva e legale alimentando anche quei fenomeni social che si finge di “censurare” negli stessi articoli. Inutile aggiungere che non si sono registrati morti o feriti, furti o danni a persone o cose con l’eccezione di qualche rifiuto lasciato per strada, conseguenza minima ed inevitabile di un assembramento di quelle dimensioni in qualsiasi posto del mondo. La questione-Roccaraso, allora, è stata solo uno strumento fornito a migliaia di persone per riversare sui Napoletani un odio che potremmo, purtroppo, definire razziale, come si evince, del resto, dalle migliaia di commenti pubblicati sotto i vostri articoli. Una valanga, questa sì, di affermazioni calunniose e diffamanti contro milioni di abitanti, dichiarazioni cariche di luoghi comuni beceri e razzisti che le vostre testate non evitano e non eliminano, come avrebbero avuto e avrebbero il dovere di fare trattandosi di testate pubbliche (e finanziate da tutti i contribuenti, compresi i napoletani) o di testate private ma di interesse pubblico ed economicamente collegate ad inserzionisti che potrebbero essere danneggiati dai napoletani offesi e che potrebbero non acquistare più i loro prodotti e servizi. Nel contempo, il nostro ufficio legale è a disposizione di quanti, presenti a Roccaraso in questi giorni, sono stati calunniati e offesi da articoli e relativi commenti carichi di odio e di disprezzo: “orde, barbari, incivili, bestie” le definizioni più utilizzate tra l’altro riferite in gran parte a ragazzi che volevano semplicemente trascorrere una giornata di svago a prezzi bassi.
