VIVERE CON UN NARCISISITA: UN VIAGGIO TRA ILLUSIONI E DISILLUSIONI

(di Nicole Cusano) “All’inizio, era come un sogno. Mi faceva sentire esclusiva, speciale, come se fossi l’unica persona che contasse per lui. Le sue parole erano piene di promesse, di amori grandiosi, di gesti eclatanti… Poi, piano piano, le cose sono cambiate. E ho iniziato a chiedermi se fossi io quella sbagliata.  Non mi accorgevo nemmeno che qualcosa non andava. Poi, un giorno, senza motivo, mi ha criticato per qualcosa di così insignificante, un errore che non avrei mai pensato fosse un problema. Eppure, la sua reazione era esagerata, il suo disprezzo così tagliente che mi ha fatto sentire piccola e inadeguata. Subito dopo, mi ha riempito di complimenti, facendomi tornare ad essere di nuovo al centro del suo mondo. Mi sono confusa. Forse non ero abbastanza attenta a quello che voleva. Mi sono convinta che, se avessi cercato di essere più perfetta, tutto sarebbe andato bene. E così, ho cominciato a mettere da parte i miei sentimenti, le mie emozioni, per accontentarlo. E per un po’, mi sembrava che funzionasse.”

Vivere con un narcisista è come essere intrappolati in un circo di emozioni contrastanti. Un continuo gioco di specchi in cui ogni riflesso sembra diverso, ma in realtà ti mostra sempre lo stesso volto distorto. La persona con tratti narcisistici sa come incantarti con parole dolci e promesse di un amore eterno. Ma cosa significa davvero vivere con un narcisista? E come si fa a gestire una relazione con qualcuno che sembra vedere gli altri solo come uno specchio per riflettere la propria grandezza? Il narcisista sa manipolare i tuoi sentimenti, ogni tuo gesto, ogni parola, ogni pensiero sembrano essere visti e valutati non per ciò che sono veramente, bensì per quanto possano alimentare il suo ego. Il suo amore, in apparenza generoso, è spesso una merce scambiabile, qualcosa che ti viene dato solo se riesci a soddisfare i suoi bisogni emotivi, ma che può venire ritirato da un momento all’altro. Tutto comincia con l’incanto. Egli sa come conquistarti: è carismatico, sicuro di sé, affascinante. Riesce a farti sentire unico, speciale, come se ogni momento passato insieme fosse un privilegio.  Ma questo è solo l’inizio. La fase che gli psicologi chiamano love bombing, una sorta di “bombardamento d’amore” iniziale, è una strategia che essi usano per legarti emotivamente a loro. Ti fanno sentire amato, desiderato, necessario. Tuttavia, dietro a tutto ciò si nasconde un bisogno di approvazione e di ammirazione incessante: il narcisista non ama te per quello che sei, ma per come riesci a nutrire la sua autostima. E tu, intanto, sei intrappolato in un equilibrio delicato, dove ogni tua azione, ogni tua emozione, è scrutinata e giudicata. Il narcisista ha bisogno di sentirsi sempre al centro dell’attenzione, e quando non lo è, può diventare critico, distante o addirittura aggressivo. Ti fa sentire in colpa per errori che non sono nemmeno tuoi, ti accusa di essere troppo sensibile, di non comprendere le sue “giuste” aspettative. E tu, lentamente, inizi a dubitare di te stesso, della tua realtà, della tua percezione. I complimenti si trasformano in critiche sottili, gli elogi diventano un modo per mantenere il controllo. Ti rendi conto che ogni volta che cerchi di esprimere i tuoi pensieri o sentimenti, egli ti sopprime, minimizza o svaluta le tue emozioni. Inizia la danza della svalutazione. La frase più comune che un narcisista ti dirà quando cerchi di sollevare un problema? “Non capisci cosa sto passando“. La realtà è che egli ha poca o nessuna empatia per le tue difficoltà, perché è concentrato esclusivamente sui propri bisogni emotivi.  Se qualcosa va storto, è sempre colpa tua. Se il narcisista è arrabbiato o triste, è perché tu non hai fatto abbastanza per soddisfarlo. La manipolazione passa attraverso forme più sottili, come il gaslighting: una tecnica psicologica in cui la persona narcisista fa dubitare l’altro della propria realtà, spingendolo a pensare che stia esagerando o che i suoi sentimenti non siano validi. La costante altalena di emozioni — dalla fase di adorazione alla svalutazione — crea una dipendenza emotiva. Egli ti fa credere che tu non possa esistere senza di lui o che il suo amore sia una cosa rara e preziosa che devi guadagnare. Questo ti spinge a cercare di “dimostrare” il tuo valore, intraprendendo azioni che finisci per fare solo per compiacere l’altro. Ma mentre lui è sempre al centro della scena, tu ti senti incredibilmente solo. Non c’è spazio per i tuoi bisogni, le tue emozioni e le tue preoccupazioni vengono minimizzate, ignorate o perfino derise.

“Ma il vero problema non è mai stato ciò che faceva, ma quello che non faceva: ascoltarmi. Mi sentivo sempre sola, anche quando eravamo insieme. Mi parlava di sé, dei suoi successi, delle sue conquiste, delle sue insicurezze mascherate da sicurezza. Ma quando cercavo di condividere i miei pensieri, le mie paure, la mia gioia, c’era sempre qualcosa che non andava. Non aveva mai tempo per ascoltarmi veramente, o, peggio, mi faceva sentire come se fossi io a parlare di cose inutili, di cose che non contavano. Non c’era spazio per me, eppure mi convincevo che era normale. Dopo tutto, lui aveva bisogno di essere al centro, giusto? Io ero solo una comparsa in quella vita, e il mio ruolo era supportarlo, amarlo, accettarlo. Ma più passava il tempo, più mi rendevo conto che stavo perdendo la mia identità, la mia capacità di sentire, di vivere per me stessa.”

Eppure, qualcosa in te ti spinge a cercare ancora l’amore che ti è stato promesso. Ogni tanto, il narcisista torna ad essere affettuoso, ti ricorda la bellezza della relazione, come se tutto fosse come prima. Questi momenti di “normalità” sono come una boccata d’aria fresca, che ti illudono di essere finalmente compreso e amato. Ma presto ti rendi conto che sono solo brevi parentesi in un lungo ciclo di vuoto emotivo e manipolazione.

“Ma, nonostante tutto, non riuscivo a lasciarlo. La paura che mi rifiutasse, che mi abbandonasse, mi paralizzava. Mi dicevo che, se avessi trovato il modo di essere migliore, più forte, forse lui avrebbe finalmente visto quanto lo amavo e mi avrebbe trattato come meritavo. Ma il più delle volte, quando pensavo di aver trovato un piccolo equilibrio, lui trovava un modo per distruggere quella fragile serenità. Un’altra critica, un’altra accusa, un’altra parola dura che mi spingeva a ricominciare da capo. E così, mi ritrovavo ad accontentarlo, a cercare di essere la persona che voleva che fossi, senza mai riuscire a soddisfarlo davvero. Mi sentivo intrappolata, come se non ci fosse via di fuga, ma soprattutto, non avevo più idea di chi fossi. La mia autostima era stata ridotta a zero.”

La verità è che, quando si vive con un narcisista, non si può davvero respirare. Le emozioni sono sempre distorte, la realtà diventa un labirinto dove non sai più dove finisce il vero te stesso e dove inizia l’ombra di qualcun altro. Vivere con un narcisista è un viaggio in cui ogni passo sembra portarci più lontano da noi stessi. Tuttavia, quando finalmente si riesce a spezzare le catene, si può ritrovare quella forza interiore che ci permette di essere davvero felici, liberi di vivere secondo i nostri veri desideri e non più in funzione di qualcun altro. La libertà non arriva mai senza fatica! Se ti riconosci in questa storia, sappi che non sei solo. La consapevolezza di essere intrappolati in una relazione tossica è il primo passo verso la guarigione. E, anche se la strada può sembrare lunga, c’è sempre una via d’uscita dalla sofferenza. Per venire fuori da questa prigione emotiva è necessario ammettere a se stessi che non è degno vivere in un ciclo di dolore e confusione. Chiedere aiuto psicologico è fondamentale, perché da soli è facile perdersi in una rete di manipolazioni e illusioni. Un professionista può aiutarti a riconoscere il tuo valore, a ricostruire la tua identità e a trovare la forza di liberarti. Non è mai troppo tardi per riprendere il controllo della tua vita e della tua felicità!

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