CAIAZZO – Carabinieri infedele, condannato a 10 anni

CAIAZZO – Il carabinieri Mario Tomarchio condannato a dieci anni di carcere perchè ritenuto corrotto. Il militare, da tempo sospeso dal servizio, è conosciuto in zona perchè prestò servizio nella stazione caiatina. Secondo i giudici della VI Sezione del Tribunale era al soldo degli scissionisti. Quando si verificarono i fatti dai qali è nato il processo, Tomarchio, era in servizio nel napoletano.  La sentenza è stata emessa dalla VI sezione del Tribunale, che ha accolto le richieste del pm Francesco De Falco. La vicenda risale al 2010, quando Tomarchio fu arrestato con altri tre colleghi (già condannati al termine del processo con rito abbreviato). Uno dei principali elementi probatori è rappresentato da alcuni nastri sui quali il boss degli «scissionisti» Giuseppe Bastone aveva registrato i colloqui con il militare, che riceveva uno «stipendio parallelo» di 500 euro al mese per riferire notizie sulle inchieste di interesse del gruppo e per omettere attività che potessero danneggiarlo. In una circostanza, in particolare, Tomarchio avrebbe consentito a due killer che avevano appena commesso un omicidio di allontanarsi. I rapporti con Bastone, come si evince dalle intercettazioni, erano tali che il boss gli offrì 500.000 euro per avvicinare due uomini del clan rivale dei Di Lauro e dare così ai suoi killer la possibilità di entrare in azione. Tuttavia non è mai stato accertato se il duplice omicidio venne commesso.