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TEANO – Libertà di stampa e diffamazione, condannato il comune di Teano. Assolto Antonio Guttoriello: Il Messaggio aveva esercitato solo il diritto di cronaca

TEANO – Libertà di stampa e diffamazioni: il giudice di pace di Teano ha assolto Antonio Guttoriello, direttore de “Il Messaggio”. Lo stesso giudice ha condannato il comune di Teano – che aveva presentato denuncia – al pagamento delle spese processuali quantificate in 660 euro. L’ex amministrazione teanese, quella guidata dal sindaco Raffaele Picierno, si era sentita offesa da un articolo in cui Guttoriello evidenziava i “vizi” che pesavano sulla gestione della cosa pubblica.

La sentenza: “deve ritenersi che il contenuto dell’articolo rispetta i incipi della verità, pertinenza e continenza del fatto narrato. Fatti il contenuto dell’articolo comporta una censura estremamente dura, iza però travalicare in nessun caso i limiti del legittimo esercizio del diritto di critica, esercitato con espressioni corrette ed evidenziando il profilo etico del comportamento tenuto dagli amministratori comunali. Va altresì rilevato che i fatti indicati nell’articolo corrispondono a verità ragionevolmente putativa, tenuto conto che il giornalista si è attenuto a quanto risultante dal capo di imputazione relativo alla contestazione di associazione a delinquere formulato dal PM nella richiesta di rinvio a giudizio, riguardante il Sindaco ed alcune persone coinvolte. Del resto da quanto emerge dalla documentazione prodotta, la vicenda giudiziaria, dalla quale trae spunto l’articolo in contestazione, era stato già oggetto di numerosi articoli di stampa su vari quotidiani. Ritenuto pertanto che (ricorrendo le condizioni di operatività dell’esimente del diritto di critica) la domanda debba essere respinta.  Con riguardo alla domanda di risarcimento danni richiesta dal convenuto, la stessa deve ritenersi priva di fondamento e comunque non provata. Le spese di lite seguono la soccombenza e si liquidano come da dispositivo.

P. Q. M.

Il Giudice di Pace di Teano, definitivamente pronunciando sulla domanda proposta come in narrativa,così provvede:

  1. rigetta la domanda attorea;
  2. condanna il Comune di Teano al pagamento delle spese di giudizio che liquida in complessivi € 600,00 per compensi professionali oltre CPA ed IVA, come per leggi

Il Comune di Teano  con l’atto introduttivo del giudizio ha richiesto ad Antonio Guttoriello nella qualità di direttore della testata on line  “ Il Messaggio” un risarcimento danni – circa 3mila euro –   in   seguito alla pubblicazione di un articolo dal titolo “Il Conto della spesa” ove si ironizzava su alcuni comportamenti di amministratori e funzionari, emersi in seguito alla pubblicazione di alcune intercettazioni telefoniche  effettuate nel corso dell’indagine sulle cd. licenze produttive, conclusasi con una richiesta di rinvio a giudizio del Sindaco, di suo figlio e di alcuni tecnici e funzionari dell’Ente per associazione a delinquere. Dura la  memoria difensiva della  testata on-line  che ha riassunto le conclusioni della procura stigmatizzando alcuni comportamenti che certamente non possono ritenersi consoni a pubblici amministratori e funzionari.  Il legale de “il Messaggio” ha chiesto l’interrogatorio del Sindaco in pubblica udienza e prove con testimoni che ricoprono la carica di consigliere comunale.
E’ stata inoltre depositata tutta la documentazione relativa all’indagine e numerosi articoli apparsi su vari giornali, peraltro ben più espliciti dell’articolo incriminato. La difesa dell’Ente ha chiesto rinvio per precisazione delle conclusioni mentre il legale del dr. Guttoriello ha insistito nell’ammissione dei mezzi istruttori articolati, evidenziando peraltro che il danno all’immagine dell’Ente se v’è stato è stato determinato proprio dal comportamento tenuto dal Sindaco e dai funzionari dell’Ente coinvolti. Il Giudice, ora, con la sua decisione ha stabilito che il comune aveva torto.

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un commento

  1. Ora il conto della spesa chi lo paga… come sempre P A N TA L O N E (COMUNE). La G I U S T I Z I A trionferà quando farà pagare ai diretti interessati: Sindaco e giunta Comunale, i propri errori e non alla collettività.