Roccamonfina –  Due scosse di terremoto in due giorni. Tutta la storia delle scosse dall’anno 1000 (il video)  

Roccamonfina – Il terremoto di Magnitudo 3.6 registrato lo scorso lunedì mattina, avvenuto a 2 chilometri dal centro di Roccamonfina è molto interessante. Si tratta di un evento localizzato a meno di 2 chilometri  di profondità che è stato avvertito in un’area molto ampia della Campania, fino a Napoli e il vesuviano. (guarda il video – tratto dalla rete – scossa 9 dicembre 24)
Solitamente molti degli eventi così superficiali vengono avvertiti in un’area molto ristretta, qui è successo tutto il contrario. La scossa è avvenuta all’interno di un sistema vulcanico considerato estinto, ovvero che non ha presentato attività negli ultimi 10.000 anni. Questo ci dovrebbe spaventare? No, la sua sismicità non dovrebbe stupire, si tratta di un’area che storicamente è stata molto attiva dal punto di vista sismico, con eventi di rilievo (M ≥ 4.5) avvenuti anche nel 1935, 1960, 1967, 1969, 1970.  (guardai il video – tratto dalla rete – scossa 9 dicembre 24)
Il sisma in questione non è legato al bradisismo, a differenza di ciò che accade nell’area dei Campi Flegrei, ed è è da segnalare il fatto che la provincia di Caserta non sia spesso interessata da sismi di alta magnitudo: per verificare questa informazione è sufficiente guardare la mappa dei terremoti storici fornita dall’INGV che spazia dall’anno 1000 al 2020.

Con il cerchio rosso è rappresentato l’epicentro del sisma di lunedì 9 dicembre 2024, mentre con i quadrati colorati sono rappresentati gli epicentri dei terremoti storici avvenuti nell’area. Come vediamo, si tratta di una zona relativamente sgombra, al cui interno sono presenti perlopiù quadrati di piccola dimensione, dunque con magnitudo inferiore a 5. Discorso diverso se si guarda la situazione lungo gli Appennini, dove nel 1683 e nel 1456 sono stati registrati terremoti con magnitudo stimata superiore a 7. A conferma di ciò, il terremoto odierno ha fatto registrare un valore sulla scala Mercalli pari al IV-V grado, equivalente a un tremore distintamente avvertito dalla popolazione ma non in grado di causare particolari danni a infrastrutture, edifici o persone. (guarda il video – tratto dalla rete – delal scossa del 9 dicembre 24)