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PORTICO – Volontariato, la casa famiglia “Nonno Felice” è nata

PORTICO – La costante attività di volontariato sul territorio dell’Associazione “Madames”, ha permesso di conseguire un risultato che consentirà il miglioramento del benessere per tanti cittadini di Portico e comuni limitrofi, che hanno varcato la soglia della terza età. Ieri, 13 ottobre, è stata aperta al pubblico la sede della casa per anziani “Nonno Felice”. L’opera contribuirà ad evitare l’angosciante fenomeno dell’isolamento degli anziani. Domenica 13 ottobre, alla presenza del Vice Sindaco del Comune di Portico di Caserta, Manfredi Mancone; dei delegati alle Politiche Sociali, Giuseppe Oliviero ed alla Pubblica Istruzione, dott. Generoso Gravina; della dott.ssa Alessandra Falcone, Responsabile comunale Area Amministrativa e del Presidente della locale Pro Loco, GiovanBattista Iodice, è stata inaugurata la casa famiglia per anziani “Nonno Felice”, gestita dall’associazione di volontariato “Madames”.
La struttura è situata in Via Caduti sul Lavoro, al civico 2 di Portico di Caserta. Il progetto, autorizzato dallo stesso  Comune, è nato dal desiderio di realizzare un intervento concreto a favore degli anziani  intesi come soggetti di diritti, il cui primo diritto è quello del pieno riconoscimento della propria dignità, unitamente al soddisfacimento dei propri bisogni, secondo dinamiche fondate su relazioni significative nel quotidiano. La casa famiglia “Nonno Felice” prevede l’accoglienza di anziani a partire dai 65 anni di età, residenti a Portico e nei comuni limitrofi. Essa  si rivolge a due tipologie di utenti: l’anziano solo, senza famiglia, che necessita di cure assistenziali e  di calore umano, segnalato dal servizio sociale di residenza o da altre istituzioni presenti sul territorio e l’anziano la cui famiglia necessiti di un valido supporto di cure che abbiano come obiettivo le esigenze della persona. Lo scopo che l’associazione si prefigge, è quello di dare a coloro che non sono più giovani una casa, intesa come situazione di accoglienza che non vada a sostituirsi alla famiglia, ma che unisca, collabori e sostenga la famiglia stessa, proprio come  un porto riparato dove si possa ritrovare la gioia di vivere, di comunicare e di sperimentare cose nuove. L’iniziativa, già sul nascere, ha visto una folta partecipazione di pubblico, a conferma di quanto la tematica stia a cuore ai residenti dell’intero comprensorio interessato.

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