Caserta / Foggia – Un sistema talmente complesso e ben rodato capace di imbrogliare e garantire l’accesso a 9 persone fraudolento all’insegnamento. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i tre indagati destinatari degli arresti domiciliari avrebbero rivestito una posizione di rilievo nell’ambito di meccanismi finalizzati alla produzione reiterata di un’imponente quantità di atti e documenti ideologicamente falsi, idonei a indurre in errore il sistema pubblicistico deputato a valutare, individuare e selezionare, mediante formazione e pubblicazione di graduatorie pubbliche, i soggetti maggiormente titolati a svolgere, in base alla normativa legislativa e regolamentare di riferimento, attività di docenza e insegnamento negli istituti di istruzione. La compiacenza del dirigente di un istituto paritario della Provincia di Caserta, nonché la produzione, l’utilizzo di dichiarazioni e di attestazioni mendaci – anche in relazione ad attività di docenza mai svolta -, avrebbero determinato a favore di 9 indagati il conseguimento di titoli o l’attribuzione di punteggi determinanti nell’accesso all’insegnamento. La Procura ha accertato che un avvocato del foro di Foggia, il marito insegnante e il dirigente di un istituto paritario, in concorso tra loro avrebbero indotto in errore gli uffici scolastici provinciali mediante certificati falsi e comunicazioni Unilav che documentavano, contrariamente al vero, per gli anni compresi tra il 2018 e il 2023, rapporti lavorativi con una scuola paritaria in provincia di Caserta.
Guarda anche
ALIFE – La città ha salutato Fabio: dolore e incredulità
ALIFE – Questa mattina, nonostante la pioggia, centinaia di persone hanno partecipato al rito funebre …