Politica (di Tommasina Casale) – Le vittorie del centrosinistra nelle regionali di Emilia Romagna e Umbria, con Michele De Pascale e Stefania Proietti a guidare i giochi, sono molto più di una semplice conquista territoriale. Questi successi non solo consolidano la leadership di Elly Schlein, ma avranno effetti a catena fino in Campania. Il centrosinistra fa doppietta e la segretaria nazionale può finalmente puntare dritto su un progetto chiaro: no a Vincenzo De Luca per un terzo mandato. Non lo ammetterà mai (figuriamoci), ma il governatore campano, che ama definirsi di centrosinistra più o meno come il cavolo a merenda, avrebbe tratto vantaggio da un flop del PD. Perché? Per avere un argomento forte da sbattere in faccia a Schlein: “Non puoi rischiare di perdere anche la Campania, ricandidami e non se ne parla più”. Ma con Schlein che torna al Nazareno rafforzata, quel piano si è infranto, e ora si apre un’altra prospettiva: creare una vera alternativa a De Luca. In Campania, infatti, Schlein, quasi certamente in tandem con il movimento 5 Stelle, inizierà a costruire una strategia per un centrosinistra de-luchizzato. De Luca, intanto, si ritrova indebolito. Con queste vittorie, Schlein ha messo le basi per riprendere il controllo del partito anche nelle regioni più difficili. E la Campania, da oggi, sarà il banco di prova più importante. Il futuro di De Luca è appeso a un filo, e con ogni probabilità inizierà una stagione di tentativi per costruire un’alternativa seria. Insomma, il governatore campano, che puntava tutto sul “senza di me è il disastro”, ora potrebbe dover accettare una realtà ben diversa. Perché se c’è una cosa che Emilia Romagna e Umbria hanno dimostrato, è che senza De Luca, il centrosinistra può vincere.
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