SESSA AURUNCA / CELLOLE – Droga: madre padre e due giovani figli gestivano piazza di spaccio. Ecco i nomi e la genesi dell’indagine

SESSA AURUNCA / CELLOLE – Tutto nasce dalla vicenda giudiziaria venuta alla luce alcuni mesi fa grazie ad una indagine condotta dai carabinieri di Sessa Aurunca che portò all’arresto anche di Antonio Alduccini, di Cellole, dipendente dell’impresa che gestisce il cantiere per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani a Cellole. Da quella indagine scattò una ulteriore inchiesta che è sfociata, ieri, all’esecuzione di diversi arresti e di restrizioni personali.
Ieri mattinata i carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca (CE), hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di 5 persone, di cui 2 agli arresti (un 48enne Daniele Mendetta e un 23enne Alberto Polito) e 3 al divieto di dimora nella provincia di Caserta (una 42enne Neri Raffaela , un 20enne Antionio  e un 19enne Gaetano) ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Quindi il marito (Daniele) è in carcere, la moglie (Raffaela) e i due figli (Antonio e Gaetano) “espulsi” dalla provincia di Caserta. Tutti, difesi dall’avvocato Pasquariello, lo scorso 28 ottobre sono stati sottoposti all’interrogatorio pre cautelare da parte del Gip che ieri ha emesso le misure; in quella sede gli indagati si avvalsero della facoltà di non rispondere alle domande rilasciando spontanee dichiarazioni.
Secondo l’inchiesta condotta dai carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca – guidata dal capitano Russo – il gruppo acquistava stupefacente da fornitori all’ingrosso stanziati nel comune di Casavatore (NA), per poi rivenderlo, in regime di monopolio, nelle piazze di spaccio dislocate nei comuni di Sessa Aurunca (CE), Cellole (CE) e nella località turistica di Baia Domizia (CE). Nel corso delle indagini sono stati documentati oltre 150 episodi di spaccio ed identificati numerosi assuntori locali segnalati all’autorità amministrativa competente. Sono state inoltre rinvenute e sequestrate numerose dosi sostanze stupefacenti pronte per essere immesse sulle piazze di spaccio.