Grosseto/Capua (di Tommasina Casale) – La morte di Orlando Di Monaco è un lutto profondo per la comunità della boxe e per tutti coloro che lo conoscevano, specialmente nel Casertano, sua terra natale. Il suo coinvolgimento nel mondo del pugilato come collaboratore di eventi, oltre alla gestione della scuola di pugilato in Toscana, lo aveva reso una figura di riferimento per molti. La sua vita è stata segnata dall’amore per la boxe, ma anche dal suo spirito di amicizia e dalla disponibilità a impegnarsi in ogni aspetto della sua professione, dalla logistica agli eventi stessi. Il ricordo di Fabrizio Corsini, che lo descrive come un “fratellone” e compagno di tante avventure, evidenzia proprio quel legame profondo che Orlando aveva con chi condivideva con lui la passione per lo sport. Le parole di Corsini, che lo ricordano non solo come un collega, ma come un amico con cui si sono condivisi momenti indimenticabili, rendono omaggio alla sua personalità solare e generosa. La lunga lotta di Orlando dopo l’incidente, che lo ha visto ricoverato per mesi tra gli ospedali di Montevarchi e Siena, è terminata con un triste epilogo. Il ritorno a Capua, la sua città di origine, per il rito funebre e la sepoltura, rappresentano il capitolo finale di una vita vissuta con passione, tanto per il pugilato quanto per le persone a lui più care. La sua morte lascia un vuoto profondo, ma anche una memoria viva nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e di condividere con lui il cammino, come sottolineato dal suo amico: “rimarrai sempre nei nostri cuori”.
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