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Pignataro Maggiore / Caserta – L’ultimo atto di Magliocca è silurare De Rosa, divampa la polemica

Pignataro Maggiore / Caserta (di Libera Penna) – Magliocca ha confermato le dimissioni da presidente della Provincia di Caserta e da sindaco di Pignataro Maggiore. L’ex presidente sindaco, ieri ha tenuto una conferenza stampa con a fianco il suo avvocato Mauro Iodice dove ha ribadito i motivi della sua decisione, formalizzata il il 25 ottobre scorso in seguito alle perquisizione effettuata dai carabinieri nella sua abitazione di Pignataro e negli uffici dell’ente provinciale a Caserta.    Magliocca è indagato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere per corruzione e concussione, in quanto accusato di aver fatto pressioni su alcuni dirigenti provinciali – indagati – affinché affidassero appalti ad imprenditori che in cambio garantivano a Magliocca la sponsorizzazione di squadre di calcio dilettantistico in cui militava il figlio. “Questa indagine – ha dichiarato Magliocca con voce rotta dall’emozione, quasi in lacrime – è stata un fulmine a ciel sereno per me e la mia famiglia, ed inoltre ha coinvolto mio figlio, provocandomi grande amarezza e dispiacere, in modo anche maggiore dell’indagine della Dda di Napoli che mi fece finire in carcere nel 2011”.  Il riferimento è all’inchiesta per presunti legami con la camorra del  2011 da cui Magliocca, allora come oggi sindaco di Pignataro Maggiore, uscì assolto con formula piena un anno dopo gli arresti e undici mesi di reclusione, di cui otto in carcere.   “Mi dimetto per la mia famiglia e la dignità dell’ente, che non deve essere condizionato dai miei problemi. Ho sempre tenuto al mio profilo istituzionale”.  L’ultimo atto di Magliocca è stata la revoca della vicepresidenza a Marcello De Rosa, sindaco di Casapesenna e la nomina di Gaetano Di Monaco, consigliere comunale di Santa Maria Capua Vetere, che guiderà l’ente fino alle elezioni del nuovo presidente, che si terranno verosimilmente a marzo dell’anno prossimo, in virtù di una controversa norma della legge Delrio, che, dopo il referendum sulla riforma costituzionale di Renzi, bocciata dagli italiani nel dicembre del 2016, non ha più senso, ma che inspiegabilmente non è stata ancora abrogata.  La nomination last minute di Di Monaco non è piaciuta all’onorevole leghista Zinzi e al sindaco Mirra, il primo lo ha cacciato dalla Lega, il secondo dalla maggioranza a Smcv perché non sapeva fosse leghista. La politica in provincia di Caserta assomiglia sempre più a un circo Barnum, e prima della chiusura del sipario sull’ennesimo spettacolo poco decoroso, sono volati gli stracci tra l’ex presidente e il suo ex vice, con De Rosa che ha accusato Magliocca di essere un bugiardo. “…teniamo nascosto il passato e pensiamo al futuro ma il futuro cos’è? Il futuro è un’ipotesi”- canta Ruggeri- un’ipotesi per nulla rassicurante in una provincia che, prigioniera di un tragico ed eterno presente, sembra aver perso la speranza e rinunciato al futuro.

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