Nel settore sanitario, il mestiere di infermiere è uno dei più importanti: questa figura professionale non solo si occupa del paziente durante tutto il processo di cura preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa e crea con lui e con la famiglia un rapporto di estrema fiducia e completo supporto, ma assiste anche i medici nelle varie procedure quotidiane, assicurandosi che le prescrizioni diagnostico-terapeutiche vengano correttamente applicate e che somministrando personalmente le terapie indicate.
Potendo operare presso enti pubblici o privati, nel territorio e in ambito di assistenza domiciliare, sia come dipendente che come libero professionista in tutta Europa (previa Laurea in Infermieristica), rappresenta una professione con vari sbocchi professionali e molte opportunità: per questo motivo le offerte di lavoro per infermiere sono numerose e in costante aggiornamento praticamente in ogni zona d’Italia.
Lavoro per infermiere: tutti gli sbocchi professionali possibili
Un infermiere in possesso della Laurea triennale può svolgere funzioni cliniche e lavorare quindi in centri pubblici come Ospedali, ASL e ambulatori medici, così come in strutture private come case di cura e case di riposo, cliniche, istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) o strutture residenziali e di degenza.
Un infermiere può anche scegliere di operare come libero professionista o sul Territorio.
I professionisti che decidono invece di proseguire gli studi e specializzarsi, possono andare a ricoprire anche posizioni non cliniche, come ad esempio diventare coordinatori infermieristici, consulenti tecnici presso i tribunali, dirigenti tecnici assistenziale o delle professioni sanitarie, tutor universitari o ricercatori.
Una specializzazione consente anche di operare in vari ambiti, come pediatria, geriatria, salute mentale e area critica.
Lavoro per infermiere: in aumento le richieste di personale
Un’altra valida ragione per intraprendere la carriera di infermiere è la carenza di personale in questo campo, con una domanda che è invece in costante aumento a causa dell’invecchiamento della popolazione e di stati di salute che diventano quindi sempre più critici e precari man mano che l’età avanza.
Questo significa che la concorrenza è bassa e che trovare lavoro nel mondo sanitario pubblico e privato è decisamente più facile rispetto ad altri settori ormai saturi.
È notizia fresca il piano di assunzioni con priorità agli infermieri finanziato su tre anni e inserito nella Legge di bilancio, che punta a inserire 30.000 nuovi professionisti all’interno della sanità italiana. Questo piano prevede anche di defiscalizzare parte della busta paga per aumentare gli stipendi e di trovare soluzioni per incentivare i giovani a iscriversi alle specialità meno ambite.
Differenze tra infermiere e OSS
Anche se spesso vengono confuse, le figure di infermiere e OSS sono in realtà molto differenti tra loro per formazione, competenze e responsabilità.
Come abbiamo spiegato sopra, l’infermiere deve obbligatoriamente conseguire una Laurea triennale in Scienze Infermieristiche, mentre un OSS necessita solo di corso di formazione di 1000 ore. Inoltre, il primo ha competenze professionali di tipo sanitario, mentre il secondo di tipo assistenziale e socio-sanitario e non può assolutamente somministrare farmaci o eseguire procedure cliniche.
In più, mentre l’infermiere opera in maniera autonoma, l’OSS lavora sotto la supervisione diretta di infermieri e medici. Infine, se possiamo affermare che l’infermiere ha un ruolo centrale nel team sanitario, l’OSS è più una figura di supporto e assistenza.