Casagiove / Aversa / Pollica – Dopo più di quattordici anni c’è la svolta nelle indagini per l’assassinio di Angelo Vassallo, sindaco pescatore di Pollica. Quattro gli arrestati per concorso in omicidio, si tratta del colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, originario di Aversa, del figlio del boss nonché collaboratore di giustizia Romolo Ridosso del clan di Scafati Loreto-Ridosso, dell’imprenditore Giuseppe Cipriano e dell’ex brigadiere dell’Arma, Lazzaro Cioffi, residente a Casagiove, passato alla storia come il carabiniere infedele, dopo la sua condanna per traffico di droga.
Il movente dell’omicidio del ‘sindaco pescatore’, secondo gli inquirenti, sarebbe da ricercare nella necessità di farlo tacere sullo spaccio di droga – che avrebbe avuto come base il porto turistico di Acciaroli – di cui era giunto a conoscenza e che avrebbe avuto intenzione di denunciare. Insomma, Vassallo fu ucciso perché non denunciasse gli affari illeciti che avvenivano in paese, per non essersi piegato alle logiche dei criminali. Dopo il delitto, secondo la ricostruzione, i due carabinieri avrebbero messo in atto depistaggi per deviare lo sviluppo delle indagini.
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