TEANO – Si è concluso lo scorso 11 ottobre il procedimento penale sorto a carico di due donne di Teano, Assunta, ex dipendente del Comune di Teano, e Natascia, casalinga, scaturito dalla denuncia per furto presentata dalla proprietaria di un fondo rustico sito in Teano, località “acquaferrata”. In particolare le due donne si erano introdotte, nel mese di marzo c.a., all’interno di una proprietà privata, posta in adiacenza alla via “molara”, appropriandosi di legname e tagliando alberi. A conferma del furto, la proprietaria del terreno allegava alla sua denuncia video ed immagini fotografiche che ritraevano Assunta e Natascia intente a caricare del legname, precedentemente ed indebitamente tagliato, all’interno di una autovettura. La Procura della Repubblica di S. Maria C.V., in considerazione della evidenza dei fatti ed al tempo stesso del modico valore del materiale sottratto (circa 400-500 €), formulava richiesta di archiviazione per tenuità del fatto, ex art. 131 bis c.p., richiesta accolta dal Giudice per le Indagini Preliminari con ordinanza del 11 ottobre 2024. Le due donne, nei cui confronti potrebbero comunque essere intraprese azioni sul piano civilistico, hanno dunque evitato conseguenze giudiziarie peggiori grazie all’istituto della “particolare tenuità del fatto”, introdotto dal Governo RENZI per perseguire l’obiettivo della deflazione processuale, ossia l’esigenza di ridurre il carico giudiziario penale. La applicazione di tale “formula assolutoria” non è tuttavia priva di conseguenze: è prevista, infatti, la annotazione nel casellario giudiziale del provvedimento applicativo di tale causa di non punibilità e ciò al fine di evitare che uno stesso soggetto possa beneficiarne più volte.
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