POLITICA (di Tommasina Casale)- C’era una volta, in un regno non troppo lontano, un governatore che si credeva sceriffo. Il suo nome è Vincenzo De Luca, ma per i più era semplicemente “lo sceriffo,” un uomo noto per le sue battute da saloon e le sue promesse di legalità a colpi di citazioni da cinema western. Il suo cavallo di battaglia? La retorica senza compromessi: “avanti, chi ci sta ci sta.” Ebbene, è notizia di ieri che all’appello del nostro sceriffo, la risposta di Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, è stata inequivocabile: “Non ci sta!” Il copione di De Luca era pronto, con una trama che sembrava uscita da un film d’azione di tarda serata. Una settimana per incardinare una legge capace di regalargli il tanto agognato “De Luca III, La Vendetta,” sfruttando i suoi “uomini giusti” nei posti giusti: l’ex assessore Pasquale Sommese, che in I commissione si trova guarda caso suo figlio Giuseppe, e l’altro alleato di ferro, il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero. Un piano messo in moto alla velocità della luce per passare al voto in consiglio regionale il 5 novembre. Tutto studiato, tutto in velocità, ma Elly Schlein ha deciso di rispondere al “blitz” del governatore con un blitz ancora più moderno e fulmineo: una videochiamata coi consiglieri dem in cui ha fatto chiaramente sapere che la linea del PD era tassativa: “non votare quella legge.” Lo Sceriffo forse si aspettava una resistenza più flebile, ma pare che i fedelissimi del PD campano, messi di fronte all’aut-aut, abbiano scelto di allinearsi alla segretaria. Alla seduta della I Commissione, nessuno dei consiglieri PD si è presentato, e anche la riunione convocata alle cinque del pomeriggio di ieri non è servita a riaccendere la fiamma: nessuno ha avuto il coraggio di sfidare la Schlein. Di fatto, lo Sceriffo è rimasto da solo nel suo saloon. La morale? “Chi troppo vuole, nulla stringe.” Un proverbio che cade a pennello per questa vicenda, con un governatore che puntava a cavalcare il Partito Democratico verso un terzo mandato, solo per scoprire che i tempi sono cambiati e la corrente non tira più a suo favore. Il sogno di “De Luca III, la vendetta” sembra destinato a restare una pellicola mai girata. I tempi del “chi ci sta ci sta” sembrano al capolinea, mentre De Luca si avvicina, con ironico romanticismo, ai titoli di coda del suo film politico.
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