Sessa Aurunca/Cellole (di Tommasina Casale) -La storia di Carla e Mimmo è una di quelle che lascia un segno profondo, evidenziando come a volte la lentezza delle procedure burocratiche possa frapporsi ai desideri più intimi e umani. La coppia, residente a Baia Domizia Sud nel comune di Cellole, ha vissuto per anni un amore profondo, un legame che è diventato ancor più forte nel periodo della malattia di Carla, una lunga e dura battaglia contro un male incurabile. Con la salute che peggiorava, Carla sapeva che il tempo rimasto era poco, e ha espresso un desiderio, sposare il suo Mimmo, l’uomo che l’aveva accudita con dedizione durante tutto il calvario. Decisi a realizzare questo ultimo sogno, Carla e Mimmo hanno avviato le pratiche necessarie per il matrimonio. Dopo aver ottenuto il nulla osta dal comune di Cellole, dove risiedevano, i documenti sono passati agli uffici del Comune di Sessa Aurunca, dove Carla si era trasferita per trascorrere gli ultimi giorni della sua vita assistita da Mimmo. In quel periodo, però, le condizioni di Carla peggioravano rapidamente: ogni giorno che passava, le sue forze diminuivano, rendendo sempre più urgente il compimento del matrimonio. Quando ormai sembrava che tutto fosse pronto per procedere, mancava ancora un documento essenziale, un certificato medico che attestasse che Carla fosse pienamente in grado di intendere e di volere, condizione necessaria per poter procedere al matrimonio. Questo ritardo si è rivelato fatale. Carla, infatti, entra in coma proprio quando il medico era arrivato per rilasciare il certificato. Era troppo tardi. La burocrazia, ancora una volta, era stata più lenta del tempo stesso. Carla se n’è andata senza poter realizzare il suo ultimo desiderio, e Mimmo ha visto sfumare l’occasione di suggellare ufficialmente un legame che li aveva tenuti uniti per anni. La vicenda ha scosso l’opinione pubblica, suscitando un’ondata di vicinanza e di solidarietà nei confronti di Mimmo e portando molti a riflettere su quanto, in situazioni delicate come queste, le rigidità burocratiche possano avere un impatto devastante. Mimmo, ora, porta con sé il ricordo di Carla e il dolore di un desiderio rimasto irrealizzato. La loro storia resterà come un simbolo dell’amore che non ha bisogno di firme o certificati per esistere, ma anche come un invito a ripensare alle procedure, affinché nessun’altra coppia debba vivere lo stesso dramma.
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